Tra montagne e colline

La Basilicata è una regione in gran parte montuosa e collinare. L’Appennino Lucano a Ovest è formato da grandi massicci tra cui spiccano il Sirino e il Pollino, che superano entrambi i 2000 metri. Essi sono separati da grandi valli scavate dai fiumi che scendono verso lo Ionio: il Basento, l’Agri, il Bradano e il Sinni, ricchi di acque,ma soggetti a forti variazioni stagionali della portata d’acqua.
A Nord il Vulture, un antico vulcano ormai spento, ricorda che questa terra è fortemente soggetta a fenomeni sismici. Nella parte orientale si trova invece una fascia di colline argillose spesso solcate da gigantesche frane che minacciano la stabilità dei paesi costruiti sulla cima. Al centro della regione, compreso fra le due province di Potenza e di Matera, si estende il Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane, uno degli ambienti naturali più incontaminati d’Italia.
La regione ha due sbocchi sul mare: la breve costa rocciosa sul Golfo di Policastro e la lunga costa sabbiosa del Metapontino.
La prevalenza delle zone montuose e la scarsità di popolazione hanno permesso alla regione di conservare intatti molti ambienti naturali, tra cui gli ampi boschi dell’Appennino, dove dominano la quercia e il faggio, sopra i quali si estendono ampi pascoli spazzati dal vento in cui resiste solo il tenace pino loricato. La fauna comprende specie veramente rare, come il lupo, la lontra e il gatto selvatico, ma anche numerosi animali che amano gli ampi spazi disabitati come l’istrice e il tasso.
Il massiccio del Vulture.
Le tipiche rocce dalle forme aguzze delle Dolomiti Lucane.
Veduta del Golfo di Policastro.
Il massiccio del Pollino in inverno.
Nei boschi interni vivono numerosi esemplari di lupo.
Le dighe costruite lungo i fiumi hanno creato numerosi laghi artificiali.