Magie della natura e varietà dei paesaggi

Lo scrittore Ippolito Nievo definì il Friuli Venezia Giulia “un piccolo compendio dell’universo”, cioè un armonico riassunto di tutto ciò che di bello esiste sulla Terra.
Le zone montuose comprendono a Nord le Alpi Carniche, che raggiungono i 2780 metri con il Monte Coglians; a Nord-Ovest le Dolomiti friulane che offrono spettacoli di incomparabile bellezza; a Est un tratto delle Alpi Giulie con il Monte Canin (metri 2585). Le catene alpine digradano lentamente nelle Prealpi e poi in rilievi collinari spesso ricoperti da boschi fitti. A Sud trovano posto il paesaggio di pianura e le lunghe spiagge adriatiche. Da non dimenticare i laghetti del Predil e di Fusine, le zone lagunari. di Marano e Grado, gli ambienti sassosi e aspri dell’altopiano del Carso, dove le acque hanno scavato grotte e profonde cavità.
Dalle montagne scendono verso l’Adriatico i tre fiumi principali: il Tagliamento, l’Isonzo, il Livenza e… non manca nemmeno un fiume “fantasma”: il Timavo, il cui corso si mostra in superficie soltanto per pochi chilometri, tra Monfalcone e Duino.
Le coste, nella parte meridionale della regione, sono basse, sabbiose e orlate di lagune a Ovest; diventano più alte e rocciose, adatte ad accogliere strutture portuali a Est, nel Golfo di Trieste.
Nella regione vivono animali e piante tipici dei vari paesaggi. Lepri, pernici, galli cedroni, camosci, cervi, aquile… abitano la montagna; dalle foreste della Slovenia, a volte, sconfinano gli orsi. Aironi, folaghe, falchi di palude popolano l’ambiente delle lagune costiere. Nei pascoli, al di sopra delle pinete, si possono scorgere molte specie di fiori (genziana, campanula, rododendro, croco).
Il “Campanile di Val Montanaia” nelle Dolomiti friulane.
Le risorgive del Timavo.
Tramonto sulla laguna di Grado.
Il Friuli è una delle poche zone in cui ancora vive il gallo cedrone.