FERMO

La mela rosa di Amándola è coltivata fin dall’antichità.
Francavilla d’Ete, borgo nell’entroterra che domina la vallata del torrente Ete Morto.
Maccheroncini di Campofilone.
La provincia di Fermo, istituita nel 2004 e operativa dal 2009, comprende un territorio montuoso soprattutto nella parte occidentale dominata dai Monti Sibillini. A Est la provincia si affaccia sull’Adriatico. Numerose sono le valli scavate dai fiumi che scorrono verso il mare. Nell’entroterra della provincia si susseguono piccoli borghi ricchi di storia, nei quali l’artigianato e le tradizioni gastronomiche rappresentano un’attrattiva per i turisti. Nella zona collinare si coltivano cereali e vari alberi da frutta, la principale risorsa economica.
Le spiagge con sabbia sottile, attrezzate con moderni stabilimenti balneari, campeggi e impianti sportivi, sono molto frequentate d’estate.
La città di Fermo, chiamata Firmum durante l’epoca romana, sorge in posizione incantevole su un colle tra le valli dei fiumi Tenna ed Ete Vivo, a 320 metri di altitudine. Durante il Medioevo Fermo fu fiorente e ricca, più di ogni altra città delle Marche.
Uno scorcio di Porto San Giorgio.
Panorama di Fermo.
Campofilone è un ridente comune con campagna, collina e mare, noto per i suoi “maccheroncini”, antico piatto tradizionale.