Un paesaggio disegnato dall’uomo

Il Piemonte con i suoi 169 abitanti per chilometro quadrato non è una regione intensamente abitata. Le caratteristiche del territorio hanno fatto concentrare la popolazione in poche zone, soprattutto intorno a Torino, dove si è sviluppata una grande area metropolitana.
Per secoli i Piemontesi hanno modificato il paesaggio naturale adattandolo ai loro bisogni. Hanno costruito ponti, strade, gallerie attraverso le montagne; hanno catturato l’energia dell’acqua per far funzionare le loro macchine; hanno scavato canali per collegare i fiumi o prosciugare le paludi, in modo da avere terre coltivabili. Il loro lavoro ha trasformato profondamente la regione, ma non ne ha distrutto la bellezza; anzi, al fascino dell’ambiente selvaggio e incontaminato delle vette alpine si è aggiunto quello di un paesaggio disegnato con sapienza nella pianura e sulle colline.
Oggi il Piemonte è tra le regioni più produttive del Paese. Oltre all’industria automobilistica, ci sono molte imprese impegnate in attività d’avanguardia (telecomunicazioni, informatica) o tradizionali (tessile, alimentare). L’agricoltura, molto diffusa, è specializzata nella produzione di vino, riso e frutta.
Una cascina che sorge in mezzo a vaste aree di campi coltivati.
L’allevamento di bovini è un’attività tradizionale delle popolazioni di montagna. Ad essa è collegata la produzione di formaggi pregiati.
Il fiume Sesia nei pressi di Baraggiolo.
Lungo la Valle del Sesia, fin dall’Ottocento, c’è una ricca produzione di tessuti e filati di lana.