Un giorno a Savona

Il centro storico di Savona è situato alle spalle del porto e, malgrado le pesanti trasformazioni che ha subito recentemente, conserva numerose memorie del tempo in cui la città era la grande antagonista di Ge no va. Il tuo itinerario alla scoperta dei monumenti parte dalla Fortezza Priamàr, costruzione massiccia e dall’aria un po’ cupa che fu costruita dai Genovesi nel XVI secolo, dopo la sottomissione di Savona e la distruzione dell’antico castello che dominava la città.
La visita permette di ammirare la complessa struttura militare e di verificare come dall’alto delle sue mura si potesse controllare un vastissimo tratto di mare.
Dal Priamàr scendi attraverso i giardini in Corso Mazzini, che percorrerai fino al porto; qui a sinistra si apre Piazza Brandale, affacciata sulla parte più antica dello scalo, che prende il nome dalla Torre del Brandale, costruita nel XII secolo, che si eleva maestosa su un basamento a portici aperti, attorniata da altre torri più piccole.
Costeggiando il porto, raggiungi Piazza Salineri, aperta verso il mare, centro della cittadina medievale, da cui armatori e mercanti potevano controllare il traffico marittimo. Vi si affacciano alcune piccole torri e l’imponente Palazzo della Camera di Commercio (o Palazzo Doria Lamba) che apparteneva a uno dei rami della famiglia Doria. Il palazzo signorile, costruito a partire dal Trecento e poi ampliato, al suo interno conserva una serie di affreschi del Cinquecento molto interessanti.
L’antico Palazzo Doria Lamba e una sala interna.
Sulla cima della Torre del Brandale (a destra) c’è una campana, chiamata “a campanassa”.
Superato il Palazzo raggiungi la Torre Leon Pancaldo, quasi sulla banchina del porto, che ha su un lato una statua della Madonna della Misericordia, alla cui protezione si affidavano i naviganti prima di partire per i loro viaggi.
Proprio di fronte alla torre si apre Via Paleocapa, una strada elegante e ricca di negozi, realizzata alla fine dell’Ottocento, lungo la quale trovi l’Oratorio del Cristo Risorto, elegantemente affrescato, che conserva tre pregevoli esempi di “casse processionali”, statue in legno che venivano portate in processione durante la Settimana Santa.
Svolta ora in Via Aonzo e in breve raggiungi la Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, edificata nel Cinquecento dopo la distruzione della cattedrale antica posta sul Priamàr e abbattuta per far posto alla fortezza. La facciata della chiesa è stata completata nell’Ottocento e alla stessa epoca risalgono in gran parte le decorazioni interne; dell’antica chiesa rimangono un Crocifisso in marmo bianco del Quattrocento, il fonte battesimale e il coro in legno intagliato del Cinquecento.
A fianco della chiesa si apre il chiostro ornato da 21 statue di santi, da cui si accede alla “Cappella Sistina” che Sisto IV, il papa della famiglia Della Rovere, di origine savonese, fece costruire come cappella funeraria per i propri genitori.
L’organo della Cappella Sistina alla quale si accede dal chiostro adiacente alla Cattedrale.
La Fortezza Priamàr nell’Ottocento trasformata in carcere, oggi ospita i musei di Savona.
La Torre Leon Pancaldo porta il nome del navigatore savonese che morì tragicamente sulle rive del Rio della Plata, in Sudamerica, nel 1537.
La Cattedrale.