Ambiente, tradizioni e lavoro

In Friuli Venezia Giulia il lavoro dell’uomo è strettamente legato ai paesaggi naturali e alle tradizioni. Nell’ambiente alpestre sono sviluppate le tradizionali attività come l’allevamento delle mucche, la lavorazione dei prodotti tipici, l’artigianato artistico del legno e della pietra. La parte alta della pianura padano-veneta è caratterizzata da terreni aridi detti magredi (o terre magre), dove i fiumi scompaiono sotto terra per riaffiorare più a valle, lungo la linea delle risorgive.
La fascia a valle delle risorgive è costituita da suoli grassi e umidi su cui prosperano, accanto alle coltivazioni di mais e barbabietole da zucchero, i vigneti e gli alberi da frutto. Le zone lagunari sono molto pescose, tanto che hanno favorito attività legate alla pesca e all’allevamento di mitili (noti come cozze). L’industria si è sviluppata nelle aree di pianura intorno ai capoluoghi di Pordenone, Udine e Trieste. Rinomati sono i cantieri navali di Monfalcone, dove ogni anno vengono varate lussuose navi da crociera. A partire dalla seconda metà del Novecento, nella regione ha avuto grande impulso il turismo: la fascia costiera è ben attrezzata per il turismo balneare; le zone montane sono sempre più apprezzate per la loro selvaggia e intatta bellezza.
Coltivazioni nel Collio Goriziano.
A Redipuglia si trova l’immenso cimitero dei militari italiani caduti nel corso della prima guerra mondiale (1915-1918).
Tipici casoni.
La pesca nella laguna di Marano.