Arezzo, nel centro storico

L’itinerario che ti proponiamo si snoda lungo le vie e le piazze del centro storico, dove potrai “tuffarti” nella storia e nell’architettura medievale, all’epoca in cui Arezzo era un potente Libero Comune. La tua visita inizia da Piazza San Francesco, il centro della città vecchia, dove sorge la Chiesa di San Francesco; qui potrai ammirare i famosi affreschi di Piero della Francesca, ispirati a una popolare leggenda, la Leggenda della Vera Croce.
Raggiungi Corso Italia, la via principale della città, e da qui prosegui per Piazza Grande, una delle più caratteristiche d’Italia: è circondata da torri medievali, vecchie case dai balconi in legno, importanti monumenti, quali la Pieve di Santa Maria e l’elegante palazzo della Fraternita dei Laici.
Piazza San Francesco.
Poco più avanti, verso la collina, trovi il Passeggio del Prato, il bel giardino pubblico della città. Accanto sorge il maestoso Duomo, dalla struttura slanciata e con bellissime vetrate-mosaico a colori, elementi tipici dello stile gotico. Per Via Sassoverde raggiungi la vicina Piazza San Domenico e quindi Via XX Settembre, dove visse a lungo Giorgio Vasari, architetto, studioso e pittore del Cinquecento. Casa Vasari, da lui stesso ornata con affreschi e ricche decorazioni sui soffitti di legno, da alcuni decenni è sede di un museo dove sono conservati molti suoi testi e opere d’arte.
Percorsa Via Garibaldi, che segue il perimetro delle mura medievali, la visita si conclude all’Anfiteatro Romano e al ricco Museo Archeologico. L’anfiteatro, realizzato fra il I e II secolo d.C. con blocchi di pietra, mattoni e marmi, ha la forma ovale e due ordini di gradinate che potevano ospitare fino a 10 000 spettatori. Di questo monumento puoi visitare parte della platea e resti di corridoi, circondati da pini e cipressi. Il Museo Archeologico conserva reperti etruschi e romani provenienti da scavi effettuati sia in città sia in provincia; famosissima è la serie di preziosi vasi aretini del I secolo a.C. Resistenti e adatti per la conservazione dei cibi, erano resi impermeabili da una vernice di colore rosso corallo, su cui poi venivano applicate decorazioni in rilievo.
L’Anfiteatro Romano.
Il Duomo.
Piazza Grande.
Piero della Francesca, La battaglia di Costantino e Massenzio, 1458 (in alto) Il sogno di Costantino, 1466 (in basso), nella Chiesa di San Francesco.
Entrambi i dipinti appartengono alla serie di affreschi della Leggenda della Vera Croce, tra le opere d’arte più rappresentative della pittura italiana del Rinascimento.