Artigianato genovese

L’economia genovese può contare su un artigianato molto vivace e attivo in settori quasi unici. Andiamo a scoprire il mondo di questi lavoratori che mantengono vive antiche tradizioni.
Cominciamo da Campo Ligure, in Valle Stura. Qui un centinaio di persone si dedicano con pazienza infinita all’arte della filigrana: con sottili fili di oro e argento si producono gioielli di straordinaria eleganza. I clienti più fedeli? Americani e Mediorientali. Spostiamoci poi verso il mare, intorno al promontorio di Portofino. A Recco c’è un’antica fabbrica di orologi da torre, la più famosa in Italia; a Rapallo e a Portofino le donne dalle agili mani producono preziosi merletti a tombolo, sottili come tele di ragno; Zoagli è nota da secoli per la lavorazione della seta e del velluto e Lorsica conserva l’antica tradizione dei tessuti damascati “alla genovese”.
Arriviamo poi a Chiavari, dove da secoli abili falegnami producono mobili di alto pregio e le famose sedie “campanine”, ricercate perché eleganti e solide, esportate in tutto il mondo. Infine dalla Val Fontanabuona arriva una pietra particolare, l’ardesia che, scolpita o incisa, viene usata per realizzare tetti, camini, pavimentazioni, vasche…
La lavorazione dei merletti a tombolo
L’artigianato del legno
Lavorazione della filigrana.
Tessuti damascati
La lavorazione dell’ardesia