Biella: una città tra il monte e il piano

Biella è divisa in tre parti: Piazzo, la collina che conserva l’aspetto antico della città; Piano, ovvero la città vera e propria, che ha subìto forti cambiamenti negli ultimi due secoli, ma conserva notevoli monumenti del passato; Chiavazza, il quartiere delle industrie, oltre il torrente Cervo.
Il tuo itinerario comincia in Piazza Duomo, a Piano, nel centro storico. Qui, in un piccolo spazio, trovi tre monumenti di epoche diverse: il Duomo, iniziato nel 1402 e poi più volte rimaneggiato tra il 1772 e il 1826, il piccolo Battistero, risalente ai primi anni dell’XI secolo, costruito utilizzando ciottoli del torrente Cervo, mattoni e altri materiali recuperati da edifici romani, e lo splendido Campanile del XIII secolo.

Da Piazza Duomo imbocca Via Amendola, gira a sinistra in Via Pietro Micca e poi a destra in Via San Ferrero: ti trovi così di fronte alla Chiesa di San Sebastiano, un bellissimo edificio rinascimentale che conserva al suo interno importanti e pregevoli lavori in legno scolpito, oltre a numerose opere d’arte. Dalla Chiesa di San Sebastiano puoi salire a Piazzo seguendo una delle ripide stradine che si arrampicano sulla collina e portano a Piazza Cisterna, su cui si affaccia Palazzo Cisterna, circondato da edifici medievali con portici. Nell’angolo a Sud-Est della piazza c’è la bella Chiesa di San Giacomo che risale al XIII secolo e poco distante Palazzo Gromo, che conserva un bel cortile rinascimentale a logge.
Scendi a Biella con la funicolare e raggiungi Chiavazza. Qui, nel grande Parco del Colle di San Gerolamo, puoi visitare la Chiesa di San Gerolamo. Dietro l’altare c’è un bellissimo coro in legno intagliato. L’antico convento, che si trova a fianco della chiesa, nell’Ottocento è diventato la residenza della famiglia Sella, proprietaria di grandi lanifici.

La facciata del Duomo.
Interno del Duomo.
Il Battistero e il Campanile della Chiesa di Santo Stefano.
La facciata della Chiesa di San Sebastiano, costruita agli inizi del Cinquecento e profondamente rimaneggiata a metà dell’Ottocento.
Alcuni schienali dei sedili nel coro ligneo della Chiesa di San Gerolamo sono stati dipinti dal pittore Defendente Ferrari.
Particolare del chiostro del Convento di San Gerolamo.