Campobasso, intorno al monte
Ecco l’itinerario: da Campobasso, attraverso la strada statale, si punta verso Sud. Alcune deviazioni permettono di sostare in località quali Baranello, paese ai piedi del Monte Vairano; Vinchiaturo, graziosa cittadina ricostruita dopo il terremoto del 1805; Guardiaregia, dove esiste ancora qualche laboratorio di “pignataro”, cioè l’artigiano produttore di pentole di terracotta e altro vasellame, un tempo molto numerosi.
La tua meta principale è Sepino, l’antica Saepinum romana, costruita sulle rovine di un insediamento sannita del V-VI secolo a.C.
La cittadina si trova su un colle ai piedi del Monte Matese. Più in basso, a circa 3 chilometri, si apre la Valle del fiume Tammaro dove è situato il villaggio di Altilia. Qui sopravvivono la cinta muraria, le porte, il decumano, il teatro, le fontane e altri monumenti romani. Un antico tratturo attraversa le rovine. Di qui, per secoli, sono passate centinaia e centinaia di greggi. Da Altilia si torna sulla statale verso Nord-Ovest e si raggiunge Bojano, presso le sorgenti del fiume Biferno.
Nell’anno 853 questa città fu completamente distrutta da un terremoto e poi ricostruita. Visita la Cattedrale, eretta nel 1080 per volere dei conti normanni di Bojano. Bojano è un ottimo punto di partenza per un’escursionea Campitello Matese, fra le più attrezzate stazioni sciistiche e di soggiorno estivo. Chi ama la tranquillità può raggiungere in seggiovia la cima del Monte Miletto, oppure cercare un luogo silenzioso nei boschi di faggio, di castagno e di abete. Se sei un amante dei paesaggi ti potrà capitare di vedere addirittura, da alcuni punti del Matese, in una giornata limpida, il Mar Tirreno e l’Adriatico. E non solo: pensa che emozione scorgere da lassù la Maiella e il Gran Sasso in Abruzzo, il Gargano in Puglia e… il Vesuvio in Campania!