Cividale, città dei Longobardi
L’itinerario che ti proponiamo ti porta a Cividale del Friuli, nella Valle del Fiume Natisone. La città è ricca di tradizioni e di storia e conserva le “tracce” delle dominazioni passate; il percorso inizia quindi dal centro storico. Le case affrescate secondo lo stile veneziano del XV-XVI secolo si affacciano su strade pavimentate di sassi (acciottolate) e su piazzette silenziose; molte si aggrappano alle rocce a strapiombo sul Natisone. La Piazza del Duomo, sul sito del Foro Romano, è dominata dal Duomo di Santa Maria Assunta, edificato tra il XV e il XVI secolo. La facciata, semplice e simmetrica, ha tre portoni: due laterali sormontati da oculi e uno centrale, sovrastato da una grande trifora.
L’interno custodisce pregevoli opere del Cinquecento, fra cui due Annunciazioni, di Pomponio Amalteo e di Giovanni da Udine, e la preziosa Pala del patriarca Pellegrino II, in argento dorato, del XII secolo. Dalla navata destra si accede al Museo Cristiano che raccoglie le sculture religiose più importanti dell’Italia longobarda.
Di fronte alla chiesa si erge il Palazzo Comunale del Quattrocento con la facciata in mattoni e un loggiato con archi a sesto acuto; resti di una casa romana del I-II secolo d.C. sono visibili nel cortile.
Panorama di Cividale.
Il Duomo di Cividale di fronte al Palazzo Comunale.
La piazza ospita anche due begli edifici cinquecenteschi. Il Palazzo dei Provveditori Veneti (i funzionari della Repubblica Serenissima con il compito di amministrare il territorio) è sede del Museo Archeologico Nazionale, uno dei più importanti della regione, per gli straordinari reperti archeologici provenienti da tutto il Friuli; Palazzo De Nordis, già sede museale, è ora in fase di ristrutturazione per accogliere parte dei materiali del Museo Archeologico.
Da Piazza del Duomo, lungo Via Paolino d’Aquileia, raggiungi il Ponte del Diavolo, dal quale si gode una bella vista sulle acque cristalline del Natisone. All’incrocio con Via Monastero Maggiore si trova l’Ipogeo celtico, un complesso di tombe sotterranee, con camere di sepoltura e corridoi scavati nella roccia.
Prosegui lungo Via Monastero Maggiore: il lato destro è quasi interamente occupato dalle massicce mura dell’antico Monastero di Santa Maria in Valle dell’VIII secolo d.C. Sei nel cuore della Gastaldaga, il quartiere dove risiedeva il rappresentante del re longobardo (il gastaldo).
Superati un arco romano e la Porta Patriarcale, giungi alla Piazzetta San Biagio. Una salita a ridosso del fiume conduce al Tempietto longobardo del 760 d.C., considerato, per completezza, un esempio raro e un capolavoro di arte medievale.
Il Tempietto longobardo.
Il Tempietto longobardo è decorato con splendidi bassorilievi: sante e martiri e tralci di vite.
L’Ipogeo celtico di Cividale fu utilizzato come carcere sia dai Romani sia dai Longobardi.