Cose buone dall’Abruzzo e dal Molise

L’Abruzzo e il Molise sono due regioni separate dal punto di vista amministrativo, ma che hanno profonde radici comuni, compresa buona parte della gastronomia. I prodotti della terra di queste regioni sono tanti e di ottima qualità. Le campagne offrono ortaggi, verdura e frutta; nei campi dei monti e delle colline si riesce a produrre orzo, farro e lenticchie; nei boschi si raccolgono fragole, mirtilli, lamponi e funghi. L’allevamento di ovini e bovini permette di ottenere formaggi e latticini che hanno un importante ruolo nella gastronomia locale.

La pasta

La cucina tradizionale di queste regioni è definita “povera” perché basata su pochi ingredienti semplici, ma proprio per questo è così saporita e sostanziosa. Abruzzo e Molise sono formate principalmente da montagne e colline. Ebbene, su ogni cima c’è un paese e ogni paese ha un suo specifico dialetto, proprie tradizioni e naturalmente… proprie ricette. Qualche volta capita anche che lo stesso piatto abbia nomi diversi anche a pochissimi chilometri di distanza. Per esempio c’è un tipo di pasta fatta a mano, quasi dovunque chiamato cavatelli, che a Castel del Monte, ai piedi del Gran Sasso, prende il nome di “surgi”.
“Trecce” di mozzarella.
Lavorazione della mozzarella.
Torta rustica casalingabase di formaggio.
Ferratelle ripiene di marmellata.

I dolci

Sei un turista goloso? Continua a leggere. Un dolce tipico di antica tradizione, che si confeziona spesso nelle case con un particolare attrezzo metallico, si chiama, nelle diverse località, con i nomi ferratelle, neole, cuperchiole, cancellate o semplicemente pizzelle. In alcuni paesi dell’Abruzzo, e soprattutto a Gioia dei Marsi, in occasione della Pasqua, si regalava alle bambine una “pupa”, bambolina di Pan di Spagna in costume tradizionale, e un “cavalluccio” ai maschietti. In Molise, ad Agnone, sono famose le cicerchiate e i bocconotti (chiamati anche panzerotti) ripieni di marmellata di amarena, usati come dolci natalizi, e i cavagnoli, frittelle cosparse di miele. Tipico di Atri, prodotto artigianalmente, è il Pan ducale. Una variante è stata denominata Pan del Papa, in onore del Papa Giovanni Paolo II che visitò l’Abruzzo nel 1983. A Scanno potrai gustare i mustacciuoli, a base di mosto cotto, farina, mandorle tostate e tritate. Molti dolci si continuano a produrre fra le mura domestiche o si possono acquistare nei panifici. Se vai a Chieti, però, non avrai che da scegliere nella pasticceria D’Orazio, nel Vico Storto San Ferdinando, dove sforna “cose buone” dal 1938.
Le cicerchiate si chiamano così perché hanno la forma delle cicerchie, gustosi legumi che, come le lenticchie, fanno parte della cucina abruzzese e molisana.

Le specialità

Alcune specialità sono diventate tanto famose da essere conosciute anche oltre il territorio di produzione. È avvenuto così per i torroni aquilani dei fratelli Nurzia e, ancora di più, per quelli delle sorelle Nurzia che oggi hanno uno stabilimento a Bazzano e hanno raggiunto fama internazionale. Che cosa ne dici dei dolci di queste regioni? Prima di ripartire passa da Guardiagrele dove si producono artigianalmente ottimi torroncini con mandorle, fichi, canditi e aromi naturali. Se poi hai assaggiato i confetti classici di Sulmona, prova anche quelli “ricci” di Agnone.
Torta perlinata, con confettini simili a perle, specialità di Sulmona.
I torroncini artigianali di Guardiagrele.