Cosenza, lungo la Catena Costiera
Il versante interno della Catena Costiera è una lunga fascia verde in cui i paesi aggrappati agli speroni rocciosi danno l’idea della tenacia e dell’attaccamento alla propria terra delle genti di Calabria. Case grigie, accostate le une alle altre, dominate dall’alto profilo di una chiesa, raccontano la vita di queste comunità contadine abituate a vivere isolate. Grandi torri e rovine di castelli parlano dei pericoli e delle invasioni che hanno segnato la storia di questi
borghi. Da Cosenza, seguendo verso Nord la statale 19 delle Calabrie, arrivi in pochi chilometri al bivio per Montalto Uffugo, un antico insediamento più volte distrutto e ricostruito dopo il Mille, quando i Saraceni tentarono la conquista della Calabria e arrivarono ad assediare Cosenza. Interessanti sono la cinquecentesca Chiesa di San Francesco di Paola, costruita tra il 1510 e il 1540, e la Chiesa Madre, con una bella facciata ricca di sculture.
La facciata della Chiesa di San Francesco di Paola a Montalto Uffugo, con il bel portale.
La ricca facciata barocca della Chiesa Madre di Uffugo.
Prosegui poi verso San Marco Argentano, lungo una strada che a tratti rivela bellissimi scorci della Valle del Crati e delle montagne. San Marco Argentano è stata la base dei Normanni guidati da Roberto il Guiscardo, che da qui partirono alla conquista della Calabria. A testimonianza della presenza normanna stanno la poderosa torre circolare, rafforzata nel Cinquecento, e la Cattedrale di San Giovanni. Poco distante dal paese un altro monumento ricorda la presenza dei Normanni: l’Abbazia di Santa Maria della Matina, che secondo la tradizione fu fondata nel 1065 dallo stesso Guiscardo che, come atto di penitenza per le violenze esercitate contro la popolazione durante la conquista della Regione, lasciò alla Chiesa molte ricchezze. Del grande complesso, abbandonato nel Seicento, rimane una parte del chiostro con la bellissima sala capitolare il cui soffitto è retto da due grandi pilastri. Prosegui ora verso San Sosti, piccolo paese alle falde del Cozzo del Pellegrino, uno dei grandi massicci che fanno parte del Parco Nazionale del Pollino. Da qui potrai compiere escursioni affascinanti in un ambiente spettacolare dove canyon e dirupi impressionanti si alternano a verdi boschi e pascoli.
La torre normanna di San Marco Argentano.
Le Cripte (locali di culto sotterranei) di origine normanna nel Duomo di San Marco Argentano.
Scoscesi dirupi sul Cozzo del Pellegrino, la cui vetta raggiunge 1987 metri di altezza.