Sulla strada tortuosa che da Crotone sale verso la Sila appare un’alta rupe dalle pareti a strapiombo su macchie di agrumeti e ulivi. Sulla cresta, in posizione dominante sulla Valle del Fiume Neto, c’è l’antico Borgo di Santa Severina, con le case dei quartieri più antichi scavate direttamente nella roccia.Alla roccia si salda anche la base del castello, che occupa quasi la metà della cima. La fortificazione di questo colle risale forse all’epoca romana; certamente diventò una fortezza bizantina, molto ben difesa: i Normanni di Roberto il Guiscardo, poco dopo il Mille, impiegarono infatti due anni per conquistarla. Proprio i Normanni costruirono un imponente castello, capace di ospitare le popolazioni costiere in fuga dalle incursioni dei pirati. Quello che vedi oggi è il risultato di un ampliamento voluto nel Cinquecento, che trasformò la rocca in una dimora signorile protetta. Sulla grande piazza, proprio di fronte al Castello, trovi la Cattedrale e a fianco di questa il monumento più antico di Santa Severina, il Battistero, eretto in epoca bizantina. All’interno, in uno spazio circolare, otto colonne che provengono da edifici antichissimi, come testimoniano le scritte in greco, sostengono la cupola posta sopra il fonte battesimale.
La grande Piazza di Santa Severina.
L’esterno del Battistero risalente al VII secolo.
Il Castello a pianta quadrangolare, detto di Roberto il Guiscardo.
La Piazza antistante il castello.