Due perle medievali, Gerace e Melfi

Gerace

Ti appare da lontano come sospesa nell’aria, su uno sperone roccioso che si leva candido sopra il verde dei boschi dell’Aspromonte. La città conserva intatto il nucleo antico, formato dalla Città Alta, chiusa tra le mura, e dai borghi che si estendono ai suoi piedi, ciascuno protetto da fortificazioni. Arrivando dalla piana di Locri incontri dapprima il Borgo, dove abitavano contadini e artigiani, che conserva le botteghe dei vasai scavate nel tufo, dove ancora oggi abili artigiani lavorano la creta. Al centro del quartiere si trova Santa Maria del Mastro, costruita nell’XI secolo sul modello delle chiese bizantine. Poco più in alto c’è il Borghetto, che conserva la struttura medievale, con vicoli e case sostenute da archi di pietra. Per vie strette e tortuose arrivi infine alla città alta. Attraversata la Porta del Sole, ti ritrovi in Piazza del Tocco, circondata da austeri palazzi signorili, dove confluiscono sette strade, che delimitano altrettanti quartieri.
Da qui, seguendo la ripida Via Zaleuco fiancheggiata da eleganti palazzi, arrivi alla grande Cattedrale, la cui facciata dà, curiosamente, su un cortiletto interno. Al limite occidentale della spianata trovi infine il Castello, preceduto da un impressionante fossato scavato nella roccia.
Le case di Gerace sui fianchi del colle.
La facciata della Cattedrale di Gerace.
Uno scorcio di una via di Gerace da cui si vede il mare.

Melfi

Lontana dal mare, circondata da fertili campi e ricchi boschi, ai piedi del Vulture, Melfi, l’antica capitale dei principi Normanni e poi di Federico II, appare ancora cinta da mura, quasi appiattita sotto la mole del castello federiciano. Dentro le mura, rafforzate nel Quattrocento, l’abitato si apre quasi a ventaglio intorno a Piazza Umberto I, centro della città fin dall’XI secolo. Sulla sinistra c’è il nucleo più antico, fatto di stradine, piazzette e gradinate su cui si aprono portali di pietra scolpita. Qui trovi il Castello, circondato da un fossato e munito di otto possenti torri per la difesa. La Cattedrale è posta quasi al centro della cittadina, affiancata dal Palazzo arcivescovile. Dell’antica chiesa normanna del XII secolo conserva solo il magnifico campanile, sopravvissuto miracolosamente al terremoto che nel Seicento devastò la città. Dietro la cattedrale, verso Est, si estende la parte nuova di Melfi, ricostruita dopo un altro violento terremoto, quello del 1930.
Il Castello e la cinta muraria di Melfi.
La Cattedrale di Melfi con il campanile.
La parte nuova della città di Melfi, costruita al di fuori delle mura in seguito alla sempre maggiore richiesta di abitazioni.