Etna: la montagna di fuoco

L’Etna è un vulcano “vivo”: spesso infatti i Catanesi lo vedono “sbuffare” e, di tanto in tanto, esibirsi in spettacolari eruzioni. Non si tratta solo di una vista suggestiva, a volte provoca anche danni all’ambiente. Tuttavia la grande montagna non è solo fatta di nuda lava, ma sui suoi fianchi, lontano dal cratere centrale, si estende una vegetazione varia, con ambienti naturali abitati da molte specie di uccelli e animali, sino ad arrivare ai campi coltivati e alle piantagioni di agrumi, mandorli, pistacchi, alle altitudini inferiori.
Nel 1987 è stato istituito il Parco Naturale Regionale dell’Etna allo scopo di salvaguardare il paesaggio e la natura di questi luoghi straordinari. All’interno del Parco puoi trovare sentieri e percorsi-natura che ti portano a scoprire alcuni dei punti più interessanti dell’Etna. Un percorso-natura facile da affrontare, ma molto interessante, è quello che risale il Monte Nero degli Zappini, sul versante Sud dell’Etna. Percorrendo una strada asfaltata che parte da Nicolosi si raggiunge il punto di partenza dell’escursione, sul pianoro a Ovest di Monte Vetore, accanto al Grande Albergo del l’Etna.
La vetta del Monte Nero degli Zappini.
La prima sosta al punto di osservazione n. 1 è la “Sciara dello Zappino”, dove puoi osservare alcuni conetti di lava e alcune piante tipiche di questo paesaggio: pioppi, spinosanti e ginepri.
Dal punto di osservazione n. 2 puoi scorgere la grande colata lavica del 1985. Hai l’occasione di imbatterti in rare specie di uccelli, come il codirosso spazzacamino, l’upupa e con un po’ di fortuna, anche l’aquila reale! Proseguendo sempre lungo il sentiero se non hai tempo per tutte le soste segnalate, fermati almeno alla sosta n. 6, circondata dai faggi, flessuosi alberi che sull’Etna crescono a un’altitudine record di 2500 metri! Qui puoi incontrare il picchio rosso maggiore, un uccello particolarissimo… che comunica con gli altri uccelli battendo il becco sul tronco degli alberi.
Se ti piacciono i fiori, alla sosta n. 8 puoi ammirare da vicino le ginestre, arbusti dai fiori gialli, rami verdi a foglie piccole. Sono resistenti e crescono persino sulla lava solidificata e la disgregano poco a poco, preparando il terreno ad accogliere anche altre specie di piante meno “forti”. Nel folto del bosco (sosta n. 9), trovi piante molto rare come il pino laricio, che cresce solo sull’Etna e le betulle etnee che sopravvivono fino a un’altitudine di 2000 metri. Lungo questo stesso sentiero raggiungi il Giardino botanico Nuova Gussonea (sosta n. 10), dove sono raccolte tutte le specie di fiori e di piante che crescono, a varie altitudini, sui fianchi del vulcano. Da qui, seguendo una strada asfaltata, ritorni al punto di partenza della passeggiata.
Una colata lavica.
Pino laricio.
Piantina del versante Sud del Parco Naturale Regionale dell’Etna.
Eruzione dell’Etna.
Escursione sul vulcano.
Ginestre.