Gole del Furlo: la suggestiva gola

L’itinerario che ti proponiamo ti farà scoprire montagne rocciose, aspre e imponenti di incredibile bellezza. Le acque del fiume Candigliano sono “strette” fra il Monte Pietralata (888 metri) e il Monte Paganuccio (976 metri). Formano così una delle forre più suggestive dell’Appennino centrale, le Gole del Furlo. Questa località si raggiunge in automobile percorrendo fino a Cagli la Via Flaminia, antica strada romana che univa Roma ad Ari minum (Rimini). La zona del Furlo è stata riconosciuta Riserva Naturale Statale. Flora e fauna sono molto ricche. Gli alberi più diffusi sono le querce, gli aceri, i càrpini e i sorbi. Sulla cima del Monte Nerone si trova una pianta erbacea endemica molto rara, la “meringia”, che produce un piccolo fiore bianco. Non è raro incontrare scoiattoli, caprioli, daini e varie specie di uccelli.
Il fiume Candigliano.
La meringia.
Un daino.
Il Monte Nerone.
La stretta galleria del Furlo.
Chiesa di San Vincenzo al Furlo, abbazia benedettina dell’VIII secolo.