Gubbio, la città di pietra
L’itinerario che ti proponiamo ti farà conoscere Gubbio, la “perla medievale” dell’Umbria. Per entrare nell’atmosfera “storica” della città, inizia il tuo percorso da Piazza Quaranta Martiri, luogo di mercato già dall’epoca medievale. Da qui potrai godere di una suggestiva panoramica della città alta, a ridosso del ripido Monte Ingino, e avere un primo impatto con gli edifici medievali. Lungo il lato meridionale della piazza potrai visitare il convento della Chiesa di San Francesco, eretto nel 1255 presso il fondaco degli Spadalonga, la ricca famiglia che, secondo la tradizione, accolse San Francesco dopo la fuga dalla casa paterna. All’interno del convento è ospitata la Raccolta d’Arte di San Francesco, con reperti archeologici, pezzi di argenteria, arredi sacri e dipinti. Imbocca ora Via Cavour, dove si erge il Palazzo Beni, un elegante e severo edificio del XIV secolo, e prosegui fino a Piazza Giordano Bruno; qui, nell’area dove nell’XI secolo ebbe origine il primo nucleo medievale della città, sorgono il Convento e la Chiesa di San Domenico; quest’ultima custodisce oggetti liturgici e affreschi della scuola di pittura eugubina (cioè di Gubbio) del Quattrocento. Percorrendo le Vie Vantaggi e Gabrielli, presso Porta Metauro incontri il Palazzo del Capitano del Popolo, un edificio dalla facciata curvilinea che segue l’andamento della strada, oggi sede di mostre ed eventi culturali.
Il mercato di Piazza Quaranta Martiri.
Panorama di Gubbio con il teatro romano in primo piano.
Attraverso il quartiere San Giuliano, oltre il torrente Camignano, raggiungi la Via Consoli che si snoda ampia, curvilinea, fiancheggiata dalle larghe aperture dei fondaci a piano terra; qui la struttura e l’architettura dell’abitato ti offrono un’idea precisa delle tipiche abitazioni eugubine del tardo Medioevo. Ne è un significativo esempio il trecentesco Palazzo del Bargello con la suddivisione in tre piani separati da sottili cornici dette “marcapiano” e la presenza di due porte al pianterreno (la più grande per accedere alle cantine e alle botteghe e la più piccola per accedere ai piani superiori di abitazione). Il palazzo, dalle linee severe ed eleganti, domina la piazzetta chiamata Largo del Bargello, al centro della quale si trova la nota Fon ta na dei Matti. Prosegui lungo Via dei Consoli e raggiungi la scenografica Piazza Grande, concepita come un sagrato comune ai due palazzi civili che vi hanno sede: il Palazzo dei Consoli, portato a termine nel 1349 e il Palazzo Pretorio, rimasto incompiuto per la caduta del Comune e l’avvento della Signoria dei Montefeltro. Il Palazzo dei Consoli, a pianta rettangolare, presenta una bella facciata scandita da robuste lesene. Il secondo piano, arricchito da una serie di doppie finestre, è coronato da piccoli archi e da un’elegante merlatura. Una scala a ventaglio sale al portale dal quale si accede all’Arengo, la sala dove, al tempo del Comune, si tenevano le adunanze del popolo. Da Piazza Grande, a sinistra, imbocca Via Federico da Montefeltro, fino al punto più alto della città dove dominano il Duomo e il Palazzo Ducale dei Montefeltro. Il Duomo, edificato nel 1229, è dedicato ai Santi Giacomo e Mariano. Più volte ampliato nei secoli XIV e XVI, presenta una facciata semplice, arricchita da una grande finestra circolare decorata da un’elegante fascia di foglie, posta sopra il portale. Nell’interno dieci grandi archi a sesto acuto sorreggono il tetto; di grande pregio è il Cristo ligneo del XIII secolo posto sopra l’altare.
La cinquecentesca Fontana dei Matti, in Largo del Bargello. Secondo la tradizione, chi fa anche solo tre giri attorno alla vasca bagnandosi appena con la sua acqua si conquista la nomina… di “matto”!
Palazzo dei Consoli si affaccia sulla Piazza Grande: è una piazza “pensile”, sorretta cioè da grandi volte ad arco che la mantengono sospesa. È ritenuta una delle più belle piazze pensili esistenti: è una vera terrazza-belvedere.
Nell’ex cappella del palazzo sono custodite le Tavole eugubine, il più importante documento per la storia dei popoli italici. Si tratta di 7 lastre di bronzo, scritte in parte in lingua umbra e in parte in latino, che sviluppano temi e regole legati al culto e alle cerimonie religiose.
Facciata del Palazzo Pretorio.
Uno scorcio di Palazzo Ducale.
Sotto il governo dei Montefeltro, Signori di Urbino, che ebbero potere sulla città per quasi due secoli, Gubbio visse un periodo di fioritura civile e artistica, soprattutto con Federico di Montefeltro. Proprio lui, alla fine del Quattrocento, fece erigere il prestigioso Palazzo Ducale nel punto più alto e panoramico della città, da cui si può godere un suggestivo panorama sulla vallata. L’edificio fu edificato inglobando spazi ed edifici medievali; si presenta articolato in due blocchi, rivolti l’uno a valle e l’altro a monte, raccordati dalla Corte d’onore, a cui si accede attraverso un semplice portale in
pietra serena. Il palazzo può essere definito una felice “mescolanza” di delicati colori e di eleganti forme: slanciate colonne di pietra serena color del cielo, 19 finestre, l’una diversa dall’altra, coronate da capitelli e raffinate decorazioni, un’armoniosa cornice che impreziosisce la parte superiore dell’edificio. Anche il cortile è caratterizzato da eleganti elementi rinascimentali: loggiato con colonne lineari,
capitelli finemente decorati, volte a crociera, impiego di colori tenui e leggeri.
La Corte d’onore rinascimentale del Palazzo Ducale.