Il Carso tra scienza e natura

Da Trieste raggiungi Muggia, ultimo tratto di territorio italiano prima dell’Istria slovena. Da Muggia, in direzione Est, entri nel Parco naturale della Val Rosandra, (la “Valle”, come la chiamano i Triestini), scavata nella roccia del Carso dal corso del Torrente Rosandra.
Prosegui oltre la Valle in direzione Nord per Basovizza.
Costeggiando sulla destra l’“Area Science Park” (uno degli 80 centri del Parco Scientifico e Tecnologico del Friuli che ospita numerose istituzioni scientifiche e realizza importanti ricerche per lo sviluppo tecnologico industriale) arrivi a Villa Opicina.
Prosegui per Monrupino, un piccolo insediamento che fu castelliere preistorico, cioè un abitato posto in luogo elevato e difeso da mura.
Prima di Sgonico c’è il Borgo Grotta del Gigante, dove si trova la caverna più grande del mondo accessibile ai turisti. È una straordinaria cavità del Carso triestino così grande e profonda… che potrebbe contenere la cupola di San Pietro in Vaticano! A Sgonico visita il Giardino Botanico Carsiana che raccoglie, in ambienti ricostruiti, le varie specie vegetali del Carso: da quelle spinose (come il ginepro) a quelle che vivono nelle spaccature delle rocce (come il dente di cane).
Il Torrente Rosandra alterna salti e cascatelle a tranquille pozze d’acqua, deliziose in estate per bagni rinfrescanti.
Aperta al pubblico nel 1908, la Grotta del Gigante è attrezzata per visite turistiche, illuminata da fasci di luce elettrica, che fanno risaltare le meravigliose stalattiti e stalagmiti.
Antenna dell’Osservatorio Astronomico di Trieste.

Dal Carso al mare

L’itinerario prosegue fino al comune di Duino-Aurisina; a Sistiana, una tranquilla località balneare immersa nel verde, raggiungi la costa. Da qui il sentiero Rainer Maria Rilke, percorribile soltanto a piedi, conduce al borgo di Duino con il Castello arroccato su uno sperone roccioso del Carso, non lontano dal castello antico dell’XI secolo, di cui restano pochi ruderi.
Il “castello nuovo”, del XIV secolo, si presenta massiccio e ben conservato; i locali interni, i saloni ricchi di arredi e di opere d’arte, il bel parco a picco sul mare sono aperti al pubblico.
Da San Giovanni di Duino si possono raggiungere le bocche del Timavo, che riemerge dopo un percorso sotterraneo di
35 chilometri.
Ultima località della provincia triestina è il Villaggio del Pescatore, un sito paleontologico con resti fossili di dinosauri e coccodrilli.
Ritornando a Trieste lungo la costa, fai tappa a Grignano Mare: a picco sul mare vedrai la mole elegante del Castello di Miramare, edificato tra il 1856 e il 1860 per volere dall’arciduca austriaco Massimiliano d’Asburgo. Il castello è circondato da un parco vasto e ricco di piante scelte dallo stesso arciduca, che sono oggi patrimonio naturalistico.
Questo tratto di costa dal 1973 è Riserva Marina.
La gestione della Riserva consente di conoscere la fauna e la flora marine di questo tratto di Adriatico attraverso itinerari ed escursioni terrestri e acquatiche, comprese escursioni guidate ai fondali con maschera e boccaglio.
Il Castello di Duino, di proprietà dei principi della Torre e Tasso di Valsassina, ospitò tra il 1911 e il 1912 il poeta di lingua tedesca Rainer Maria Rilke.
Numerosi sono gli angoli suggestivi del parco del Castello di Miramare,come il laghetto dei cigni o il castelletto.
Il Castello di Miramare, in bianca pietra d’Istria, si staglia luminoso fra l’azzurro del mare e il verde della vegetazione.