Il cuore di Isernia

Ti suggeriamo di iniziare la tua visita partendo dalla vecchia Isernia, dove vedrai suggestive viuzze con le botteghe degli artigiani che continuano a produrre ceramiche, oggetti in ferro battuto e stoviglie in rame. Il centro di Isernia è Piazza Celestino V, chiamata così in ricordo del Papa nato in questa città. Qui sono visibili tracce di mura che risalgono a un periodo precedente a quello romano e vi è situata anche la Fontana Fraterna, dalla struttura simile a una loggia. Ammira l’armoniosa decorazione al centro del parapetto, i sei piccoli archi e le colonnine che terminano con capitelli ornati. La fontana fu costruita fra il Duecento e il Trecento con materiale ricavato da un monumento di età romana. A poca distanza, in Corso Marcelli, si trova la Cattedrale.
Costruita sui ruderi di un tempio (forse il Capitolium romano), fu riedificata dopo un terremoto. Ammira la facciata con le colonne e il poderoso campanile sul fianco. Continua a percorrere Corso Marcelli dove si trova la Chiesa di San Francesco, ricostruita nel 1756, ma che conserva il bel portale romanico originale. Prosegui fino ad incontrare Piazza Santa Maria. Qui è situata una chiesa romanica detta anche Santa Maria delle Monache perché appartenente a un monastero di benedettine. Oggi, alcuni locali del vecchio convento ospitano reperti provenienti dall’area archeologica situata in località “la Pineta”.

La città moderna

Merita una visita anche la parte nuova della città, ricca di ampie strade, di palazzi moderni e di uffici.Raggiungi la grande Villa Comunale. Uno dei leoni di marmo che ornano l’entrata proviene da una fontana che esisteva nella città nel XVI secolo. Si trovava nella piazza principale dedicata ad Andrea d’Isernia, illustre giurista, studioso dei diritti e delle leggi, nato nella città nel 1220. Il nuovo grande complesso del Museo del Paleolitico, nei pressi della tangenziale per Campobasso, è stato inaugurato nella primavera del 1999 ed è stato costruito in modo che i visitatori possano assistere allo scavo che viene effettuato dagli studiosi, osservare il lavoro di restauro, partecipare allo studio dei reperti e infine al momento dell’esposizione.
L’elegante Fontana Fraterna.
I merletti al tombolo creati dall’abilità delle merlettaie, qui chiamate “pezzegliare”, che hanno continuato l’arte introdotta dalle monache benedettine.
Il monumento ai caduti nel Parco delle Rimembranze, nei pressi della Villa Comunale.