Il lago “di Perugia”

Il Lago Trasimeno si trova a Nord-Ovest di Perugia, la città che da sempre lo considera “il suo lago” perché così veniva indicato nelle antiche mappe. Si adagia in una fascia pianeggiante circondata da un anfiteatro naturale di colline, dove si alternano boschi naturali a campi di girasole e mais, vigneti e distese di ulivi. Il lago “di Perugia” è il quarto lago in Italia per estensione ed è l’ultimo per profondità; infatti le sue acque non superano mai i sei metri, sono generalmente tranquille, ma anche capaci di furiose tempeste. È meta particolarmente amata dai turisti, per le sue ricchezze naturalistiche, storiche e artistiche. Sulle sue sponde, poco popolate, si possono percorrere interessanti itinerari e gustare ottimi piatti a base di pesce.
Dagli uliveti dei Colli del Trasimeno si ricava un olio rinomato.
Sulle acque del lago si praticano molti sport acquatici.
Un cavaliere d’Italia.

Il Parco del Trasimeno

Il bacino del Trasimeno è un ambiente di grande valore naturalistico. Per tutelare e valorizzare il paesaggio, la natura e le diverse forme di vita, nel 1995 è stato istituito il Parco Regionale del Lago Trasimeno. Le sponde del lago sono ricoperte da vasti canneti, mentre la fascia più esterna verso le colline è ricoperta di lecci, querce, roveri. Il parco è ambiente ideale di vita anche per molte specie di uccelli: alcuni rapaci, come il biancone, il gufo reale e il falco pescatore; altri acquatici come l’airone cinerino, la cicogna, il cavaliere d’Italia, il cigno selvatico, la gallinella d’acqua… Le acque sono ricche di pesci: carpe, tinche, anguille, lucci, pesci persici e pesci gatto che alimentano una rigogliosa pesca, attività principale delle popolazioni del luogo nei secoli scorsi.
L’itinerario che ti proponiamo si svolge nell’area protetta dell’Oasi della Valle, una zona umida istituita nel 1989 e organizzata per la conoscenza ambientale attraverso percorsi naturalistici, scientifici, didattici; all’interno la pesca è proibita. Puoi raggiungere l’ingresso dell’Oasi da San Savino, sulla sponda orientale del lago. Nel percorso all’interno dell’Oasi troverai la Stazione di inanellamento, dove potrai conoscere lo straordinario lavoro degli ornitologi (studiosi degli uccelli).
Prosegui la tua “esplorazione” nell’Oasi fino a raggiungere di nuovo le rive del lago. Qui potrai imbarcarti sul “Cigno”, un battello attrezzato per le visite in lago aperto. Durante l’escursione, si raggiunge un piccolo promontorio, con una postazione attrezzata per l’osservazione degli uccelli (detta birdwatching). Da lì, soprattutto in autunno inoltrato, potrai ammirare lo spettacolo offerto dalla moltitudine di uccelli che si ritrovano… a decine di migliaia! Da San Savino, costeggiando il lago in direzione Magione, raggiungi San Feliciano, un antico villaggio di pescatori, dove potrai visitare il Museo della pesca. È una delle rare strutture in grado di avvicinare i visitatori alla “cultura dell’acqua” e alla storia del mestiere della pesca, con grandi acquari, schede sui pesci, documenti sulla formazione del lago. Sono ben 44 le tecniche di pesca descritte: nei fossi, nei canneti, sulla spiaggia, in lago aperto… a partire dai sistemi più antichi.
Pesi da rete in terracotta per reti da posta e a strascico (età del Bronzo- età etrusco-romana).
Un luccio.
Lungo le rive del Lago Trasimeno vivono le nutrie (o castorini), grandi roditori con le zampe corte e palmate (come quelle delle anatre).

Le isole del lago

Nel bel mezzo del lago affiorano tre pittoresche isole: Polvese, Isola Maggiore e Isola Minore. Le tre isole sono un paradiso naturale per gli ornitologi: nibbi e pendolini popolano i canneti; cormorani e falchi pescatori sorvolano le acque; centinaia di anatre selvatiche vi fanno sosta durante la migrazione. Dal molo di San Feliciano si prende il traghetto per l’Isola di Polvese, la più vasta del Trasimeno e Centro di Educazione Ambientale, dove è possibile fare esperienze e osservazioni con la guida di esperti. Gli studiosi vi svolgono anche ricerche correlate alla storia, all’ambiente, alla conservazione di specie vegetali caratteristiche, come il fragmiteto (il canneto di cannuccia di palude). Interessante è anche la visita all’Isola Maggiore dove non possono circolare automezzi a motore e una fitta rete di sentieri ti introduce nella ricca macchia mediterranea; sull’isola le poche famiglie residenti vivono di pesca e di turismo e mantengono viva l’antica tradizione del merletto, nata nel 1904 quando la marchesa Elena Guglielmi fondò una scuola-laboratorio di merletti a “punto Irlanda”, insegnato dalle sue dame di servizio di origine irlandese.
L’Isola Minore, di proprietà privata, ha una superficie piccolissima, tanto da essere chiamata dagli abitanti del luogo “isoletta”. È disabitata sin dal XV secolo.
Uno scorcio dell’Isola di Polvese.
La cannuccia di palude è una pianta alta fino a 4 m con fusto rigido, internamente vuoto (cavo), con foglie lunghe e affusolate e una specie di pannocchia in punta.
Gli stupendi colori del piumaggio del pendolino: rosso ruggine sul dorso, crema e marrone sull’addome, grigio sul capo. 

Lungo il lago

Riprendi la strada del lungolago in direzione Nord-Ovest per Passignano e prosegui fino a Tuoro sul Trasimeno, nei luoghi di una sanguinosa battaglia della seconda guerra punica quando, nel 217 a.C., i Romani furono duramente sconfitti dai Cartaginesi. In paese esiste un Centro di documentazione della battaglia che organizza itinerari di interesse storico e archeologico. Da Tuoro sul Trasimeno prosegui lungo la costa fino a Castiglione del Lago, posto su un pittoresco promontorio. Il borgo è circondato da mura medievali e dalla Rocca del Leone, possente mastio con 4 torri agli angoli. Un lungo camminamento coperto collega la Rocca al cinquecentesco Palazzo La Corgna, fatto edificare da Ascanio della Corgna, marchese di Castiglione del Lago, inglobando una palazzina di caccia. Il piano terra, suddiviso in tre sale, probabilmente era adibito ai ritrovi e agli svaghi; il primo piano, o piano nobile, destinato alla residenza del Signore, è riccamente affrescato in stile rinascimentale. Ora lascia il lago, imbocca la statale 71 e dopo una decina di chilometri prendi la deviazione per Panicale, un pittoresco borgo che mantiene intatto il suo aspetto medievale con la cinta muraria, le porte di accesso al borgo, tre piazze centrali su livelli diversi, collegate dalla via principale, il Palazzo Pretorio del XIV secolo.
Rocca del Leone, a Castiglione del Lago, è uno dei migliori esempi di architettura fortificata del Medioevo umbro, in una posizione di completo controllo su tutta l’area del Trasimeno.
Veduta aerea di Castiglione del Lago.
A Castiglione ogni due anni, in primavera, si svolge il raduno internazionale di aquilonisti. La manifestazione, chiamata “Coloriamo i cieli”, è spettacolare per l’effetto di colori creato dagli aquiloni in volo.