Il Parco dei Monti Sibillini
Questo itinerario ti porta nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, un’area naturale compresa tra le Marche e l’Umbria, in buona parte nei territori di Norcia e Preci. Il Parco è stato istituito nel 1993 per tutelare il patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale di un ambiente ricco di corsi d’acqua che si insinuano in valli strette e profonde, come quelle del Fiume Ussita o del Fiume Corno, regno della trota e della lontra. Il cuore del grande Parco è costituito da vette che superano i 2000 metri, tra le quali il Vettore e il Monte Sibilla. Il massiccio montuoso è caratterizzato da grandi pareti rocciose, come il Pizzo del Diavolo, che sovrasta il Lago di Pilato, o quella della Gola dell’Infernaccio nella Val Tenna tra il Monte Priora e il Monte Sibilla, sul versante orientale. Il versante occidentale è caratterizzato da tre particolari depressioni: il Piano Grande, il Piano Perduto e il Piano Piccolo. Nel Parco cresce una vegetazione rigogliosa; alle aree di prato o pascolo si alternano estese foreste di lecci, querce, faggi, carpini neri, roverelle, aceri e pini d’Aleppo, specie arboree tipiche dell’Appennino. All’interno del Parco sono molti i sentieri segnalati: le difficoltà variano e ognuno può scegliere il percorso più adatto alle proprie caratteristiche o ai propri interessi… ma dalla primavera all’autunno ci si trova comunque immersi in splendide fioriture di rarissimi papaveri gialli, orchidee selvatiche e gigli martagoni, raccolti in grappoli dal vivace color porpora. Alle altitudini più elevate si possono trovare anche le stelle alpine del l’Appennino, una specie che sta scomparendo. Nel Parco potrai avvistare anche qualche animale raro e protetto: la coturnice, simbolo del parco, l’aquila reale, il piviere tortolino e il lupo appenninico.
Il chirocefalo del Marchesoni, un piccolo crostaceo che vive unicamente nelle acque del Lago di Pilato.
Il piviere tortolino pesa all’incirca un ettogrammo!
Uno splendido esemplare di giglio martagone.
Da Norcia puoi raggiungere le quote più alte del Parco, fino ai Piani di Castelluccio, un grandioso anfiteatro naturale originato dal carsismo che caratterizza le rocce della zona. Posto a 1300 m d’altitudine, è formato da Piano Grande, Piano Piccolo, Piano dei Pantani e Pian Perduto, dove a partire dai primi tepori primaverili, quando la neve si scioglie, fino al mese di giugno potrai ammirare il sorprendente spettacolo noto come la “fioritura dei Piani”. Nei piccoli e regolari appezzamenti di terreno, tra la seconda quindicina di giugno e i primi di luglio, il Piano Grande si riempie dei colori della fioritura delle lenticchie che, a seconda della maturazione, va dal giallo al rosso, a un magnifico azzurro. La lenticchia di Castelluccio, apprezzata e richiesta in Italia e nel mondo, è piccola, piatta, saporita.
Piano Grande nella più spettacolare delle fioriture.
I pascoli dei Piani di Castelluccio, ricchi di erbe e arbusti particolarmente profumati, offrono un foraggio speciale per le pecore, che producono un latte prelibato, da cui si ricavano delicati formaggi.