Imperia: le valli dell’olivo

L’entroterra di Imperia è una zona dove economia e ambiente sono legati in modo strettissimo. Le valli alpine, che scendono fino alla costa, si aprono sul mare e permettono ai venti caldi di arrivare molto all’interno. Questo clima permette di coltivare l’olivo, la vite, i fiori e gli alberi da frutto anche ad altezze superiori rispetto alla media. In particolare la coltura delle olive “taggiasche”, tipiche della zona, offre la materia prima per la produzione di olio di ottima qualità.
Da Porto Maurizio si imbocca la Statale 1 in direzione Nord-Ovest fino al bivio per Caramagna Ligure; raggiun to il paese si prende la strada a destra che porta a Mon te gra zie, un antico borgo contadino che conserva intatta la struttura medievale. Dal paese puoi facilmente raggiungere il Santuario di Nostra Signora delle Grazie che risale al XV secolo, ricco di opere d’arte, posto in una splendida posizione panoramica che domina le valli dell’Imperiese.
Ritornato a Caramagna Ligure prosegui fino al bivio e poi prendi la strada per Vasia, un insieme di piccoli centri abitati collegati da una rete di sentieri, posti nella parte alta della Valle del Torrente Prino, il cuore dell’area coltivata a uliveti. In questa zona, a circa 400 metri di altezza, secondo la tradizione, i Benedettini introdussero il sistema di terrazzamento a fasce che oggi costituisce la caratteristica dominante dell’ambiente. Da Vasia, attraverso gli uliveti, si raggiunge Pantasina, da cui si inizia a scendere verso Molini, il borgo di fondovalle sorto attorno ai mulini ad acqua costruiti all’epoca dei Doria.
Il Santuario di Montegrazie.
Da Molini, risalendo la valletta del Rio Furchia, si raggiunge Valloria, uno dei centri abitati più antichi della Valle del Prino, oggi conosciuto come “il paese delle porte dipinte”, perché molte porte delle case sono state decorate da famosi artisti.
Da Molini la strada scende verso Dolcedo, divisa in cinque frazioni, interamente circondate dagli uliveti; cinque ponti scavalcano il torrente e tre di questi sono molto antichi. Il Ponte Grande, con una sola arcata, risale al 1292.
Due delle porte dipinte di Valloria.
Uno dei Ponti di Dolcedo.
Particolare degli affreschi di Tommaso e Matteo Biazaci presenti nel Santuario di Montegrazie.
Uliveti nella Valle del Torrente Prino.
Scorcio del Borgo di Molini.
Scorcio di Valloria.