La magia di ville e giardini

Durante il Rinascimento la città di Roma e il territorio laziale più in generale vennero abbelliti con monumenti e opere d’arte straordinarie, oggi tesori d’arte dell’Italia.
Alcune delle più importanti famiglie nobili del Cinquecento fecero costruire splendide ville in campagna che furono trasformate in vere e proprie regge. Gli itinerari che ti consigliamo ti porteranno ad ammirare tre ville che, pur essendo in zone diverse, hanno molte caratteristiche in comune: Palazzo Farnese a Caprarola, Palazzo Orsini a Bomarzo e Villa d’Este a Tivoli sono circondati da magnifici giardini e furono progettati con grande cura.
Villa d’Este a Tivoli
Palazzo Orsini a Bomarzo.

Palazzo Farnese: la fortezza… del 5

Caprarola si trova a Sud-Est di Viterbo, non lontano dal Lago di Vico. I Farnese, la potente famiglia alla quale apparteneva questo territorio nel Cinquecento, per abbellire la loro residenza chiamarono alcuni degli artisti più famosi del Rinascimento.
Palazzo Farnese, il cui ingresso è in fondo a Via Nicolai, ha una forma particolare: una grande base pentagonale (a cinque lati), che si innalza per ben cinque piani. Dal portone principale, attraverso il ponte levatoio raggiungi il Piano dei Prelati, scavato nel tufo della collina. Al centro si estende un cortile rotondo; nella torre di sinistra si trova la Scala Regia, una gigantesca scala a chiocciola, circondata da 30 colonnine in marmo, interamente decorata con affreschi del pittore Antonio Tempesti.
§Al Piano Nobile viveva la famiglia dei Farnese. Sul soffitto del Salone Regio, un grande affresco rappresenta l’eroe Ercole che, secondo la leggenda, lanciando la sua mazza creò il Lago di Vico.
Sulla parete di fondo trova posto una fontana, contornata da eleganti stucchi.

Palazzo Orsini: il Parco degli incontri straordinari

Bomarzo si trova a Nord-Est di Viterbo, su un colle da cui si gode una straordinaria vista sulla valle del Tevere. Il paesaggio che la circonda è quello dei Monti Cimini, con rupi di tufo e colline ricoperte di boschi.
A Bomarzo il paesaggio è “magico” non solo per la sua bellezza, ma anche per i suoi abitanti un po’ speciali. Qui, infatti, nelle radure di un bosco intricato, si possono incontrare addirittura giganti, mostri ed esseri fantastici!
Armati di coraggio e segui questo fantastico itinerario alla scoperta del Parco dei Mostri di Villa Orsini, che si estende su una serie di terrazze, che scendono verso il fondo di una valle profonda. Parti dalla terrazza inferiore, vicina al fondovalle e risali da uno dei vialetti che attraversano la vegetazione rigogliosa…
Nella prima terrazza, poco dopo l’ingresso nel bosco potrai scoprire due grandi sfingi: sono esseri fantastici, metà donna e metà leone, dotati di ali. E quanto sono grandi! Se ti avvicini scopri che… si tratta di due enormi statue; sono scolpite nella pietra di peperino, ma sono veramente impressionanti! Poco più in là incontri un’altra grande statua: rappresenta l’eroe mitologico Ercole, che sta lottando con un crudele gigante. Probabilmente questa statua vuole rappresentare la lotta del bene contro il male. Ercole vincerà?
Se segui il rumore dell’acqua arriverai a una bella cascatella: proprio accanto si trova la statua di una tartaruga gigante, sormontata da un obelisco. Che cosa vorrà rappresentare?
Il vero significato delle statue del Parco dei Mostri è ancora un mistero…
Scoprendole una a una, i visitatori possono dare una loro interpretazione!
La statua della tartaruga.
Per un picnic con brivido! Puoi approfittare del tavolo e delle sedie di pietra che si trovano all’interno dell’enorme “bocca dell’Inferno“.
Un particolare della statua del drago che combatte contro un cane, un leone e un lupo.
Tutte le stanze del palazzo sono affrescate con immagini di paesaggi, la vita della famiglia, scene mitologiche, come il celebre soffitto del Salone Regio.

Villa d’Este: il giardino delle Cento Fontane

A circa 30 chilometri da Roma, in una zona di dolci colline attraversate dal fiume Aniene, si trova la città di Tivoli.
Fin dall’antichità i Romani venivano qui in vacanza, attirati dal clima mite, dalla bella campagna e dalle sorgenti termali. Nei dintorni si trovano splendide ville, in cui l’acqua dell’Aniene e delle numerosi sorgenti è utilizzata per alimentare grandi vasche o fontane.
La villa in cui puoi ammirare le fontane più stupefacenti è Villa D’Este, nel centro di Tivoli. Villa d’Este e il suo splendido giardino sono stati costruiti nella seconda metà del Cinquecento dall’architetto Pirro Ligorio per il cardinale Ippolito D’Este. Unico nel suo genere è il giardino all’italiana, studiato nei minimi particolari, che si sviluppa su ripide terrazze ricche di fontane, inserite in uno splendido paesaggio.
Passeggiando tra i viali, come in una caccia al tesoro, potrai scoprire giochi d’acqua strabilianti.

Comincia la tua visita dall’alto, dove si trova la Villa e scendi per la scalinata principale: troverai la Fontana del Bicchierone, costituita da un’enorme conchiglia sormontata da due grandi calici, da cui zampilla l’acqua. Secondo la tradizione è stata costruita su progetto dell’architetto Bernini.
Proseguendo sul sentiero di destra trovi la Fontana Rometta che, come in un plastico, riproduce in miniatura edifici famosi dell’antica Roma e le statue della Lupa Capitolina e dei gemelli Romolo e Remo, fondatori della città.

La Fontana Rometta.
Proprio di fronte puoi imboccare lo spettacolare Viale delle Cento Fontane. Se ascolterai in silenzio il suono dello zampillìo di queste bocchette d’acqua assisterai a un concerto unico al mondo!
La Fontana di Tivoli, o dell’Ovato, rappresenta la cascata della città, i suoi monti e i suoi fiumi: l’Aniene e l’Erculaneo, impersonati da statue di giganti.
Se presti orecchio troverai facilmente il sentiero per raggiungere la fontana più strana del parco: la Fontana dell’Organo Idraulico, iniziata nel 1568 e terminata nel 1611. Sembra una magia, ma l’acqua, compressa in un meccanismo complicato, riesce a far suonare le canne di un organo vero!
Concludi la tua visita alla Fontana della Civetta e degli Uccelli: anche qui è l’acqua che permette alle statue di bronzo di diverse specie di uccelli di muoversi e produrre suoni simili a un cinguettio.
Palazzo Farnese a Caprarola.
La gigantesca scala a chiocciola affrescata: la Scala Regia.
L’impressionante statua di Ercole che lotta contro un gigante.
Spostandoti a sinistra ti imbatti in una piccola scalinata. In cima vedrai sbucare dalla terra un’enorme testa di mostro, con la bocca aperta… all’interno si apre una grotta che viene chiamata la “bocca dell’Inferno”. Che dici: tu entri?
Poco più avanti si trova una fontana obliqua: l’acqua scende da un’alta roccia su cui sta spiccando il volo Pegaso, il cavallo alato.
Proseguendo in direzione della valle, incontri un pauroso drago alato che sta combattendo con grande forza contro tre belve: un cane, un leone e un lupo.
Poco più avanti ecco l’elefante da battaglia: questa statua ricorda la guerra di Annibale, il generale che veniva dall’Africa, contro gli eserciti di Roma.
L’elefante stringe tra le zanne il corpo di un legionario, un soldato dell’esercito romano. Infine, in cima puoi riposarti all’ombra di un gigantesco vaso, alto più di 6 metri, sedendoti sulla panca etrusca su cui sta scritto un invito in versi ai visitatori, che ben rivela lo spirito di questo luogo fiabesco:

“Voi che pel mondo gite (andate) errando (vagando), vaghi (desiderosi) di vedere meraviglie alte e stupende venite qua, dove son facce orrende, elefanti, orsi, orchi et draghi!”.

Nel Parco c’è anche una casetta stranissima che pende tutta da una parte, come la torre di Pisa! È stata infatti costruita su un masso inclinato. Puoi entrare all’interno della casa, ma fai attenzione perché puoi perdere l’equilibrio!
Gli splendidi giardini.
La Fontana del Bicchierone.
Paesaggio in lontananza dalla Fontana del Bicchierone.
L’impressionante Fontana dell’ Organo Idraulico.
La Fontana di Tivoli, o dell’Ovato.
Il Viale delle Cento Fontane.