La strada degli Etruschi

La valle del Reno, il fiume che dall’Appennino Tosco-Emiliano raggiunge Bologna, ebbe grande importanza fin dall’antichità, perché metteva in comunicazione la Pianura Padana con le terre della nostra penisola un tempo occupate dagli Etruschi. Oggi la valle è percorsa dalla Statale 64, attraverso la quale si raggiunge Pontecchio, da dove ha inizio questo itinerario. A Pontecchio potrai vedere la Villa Griffone, dove lo scienziato Gu gliel mo Marconi compì, nel 1895, il primo esperimento di radiotrasmissione. La villa oggi ospita un importante centro scientifico. Il nome del celebre scienziato ricorre anche nel nome della cittadina di Sasso Marconi, pochi chilometri più a Sud. Sempre continuando sulla Statale, si raggiunge il piccolo centro di Marzabotto dove si trova una vasta area archeologica, da visitare soprattutto per la necropoli etrusca e l’annesso Museo.
Il Museo Etrusco Pompeo Aria, all’ingresso dell’area archeologica di Marzabotto, espone una ricca documentazione proveniente dagli scavi, contenente anche candelabri in bronzo e brocche di ceramica (sotto).
Dalla Statale 64, due chilometri dopo Marzabotto, una deviazione di circa 6 chilometri conduce all’interno del Parco Storico Naturalistico di Monte Sole. Esso ospita ben novecento specie vegetali e animali, oggi purtroppo rare, come cervi, e specie particolaridi uccelli rapaci.
Gli itinerari tracciati al suo interno (che puoi percorrere a piedi, in bicicletta o perfino a cavallo) sono i più vari: dall’itinerario naturalistico, alla scoperta di flora e fauna, all’itinerario etrusco, sulle tracce di questo antico popolo, all’itinerario di Montovolo, che ripercorre i passi dei pellegrini medievali che si recavano al piccolo Santuario di Montovolo.
Facendo ritorno sulla Statale 64 si prosegue verso Sud e, dopo Vergato, si imbocca la Provinciale 62 fino a Camugnano, sede del centro visite del Parco Regionale dei Laghi Suviana e Brasimone, realizzati un secolo fa per ottenere energia idroelettrica, in una zona circondata da boschi.
Da non perdere, all’interno del parco, i maestosi esemplari di castagni del Bosco di Poranceto: qui il Museo del Bosco spiega l’importanza di queste piante nell’economia contadina dei secoli scorsi.
Nelle acque dei Laghi Suviana (nella foto) e Brasimone, nella bella stagione, ci si può dedicare agli sport acquatici.
 Parco di Monte Sole.
Le foreste di latifoglie, piante dalle foglie larghe che cadono in autunno.