Le isole sulcitane

Antioco, il Santo venuto da lontano

Il tuo percorso in Sant’Antioco, il centro più grande dell’isola omonima, parte da Piazza De Gasperi, per accedere alla parte più antica dell’abitato, dominata da un fortino di costruzione piemontese. Attorno al fortino, sede del Museo Agro-pastorale del Sulcis, è situata l’Acropoli Cartaginese, del IV secolo a.C., una specie di cittadella fortificata, di cui è ancora visibile un tratto delle mura.
Poco distante, sorgono le aree sacre: il tophet, dove probabilmente si offrivano sacrifici in onore degli dei, e la necropoli punica sulla quale sorse successivamente quella romana.
Ai piedi dell’Acropoli puoi vedere i resti dell’anfiteatro romano del secolo II a.C., con arena e gradinate. Da non perdere è la visita al Santuario del Santo Patrono che custodisce un imponente reliquiario in legno intarsiato e dorato con le reliquie del Santo.
Dall’interno del Santuario si accede alla cripta e al tratto principale delle catacombe di epoca romana, dove i primi cristiani si riunivano di nascosto per celebrare i loro riti, seppellire i morti e sfuggire alle persecuzioni.
L’altro centro importante dell’isola di Sant’Antioco  è Calasetta, sulla costa nord-occidentale.

Pietro, pescatori e antichi pirati

Dal molo di Calasetta partono i traghetti per Carloforte, unico comune dell’Isola di San Pietro. Nella parte alta dell’abitato dominano le fortificazioni e le mura settecentesche, che racchiudono il centro abitato. Nel fortino “Carlo Emanuele III”, la prima costruzione in muratura di Carloforte, ha sede il Museo Civico che conserva le testimonianze storiche della nascita e dello sviluppo del paese e una ricca collezione di conchiglie del Mediterraneo. In una sezione del museo viene documentata, inoltre, quella che da sempre fu l’attività principale dell’isola: la pesca del tonno. Nel centro abitato, in Via XX Settembre, non ti puoi perdere la piccolissima Chiesa della Madonna dello Schiavo, che prende il nome dalla statua in legno di tiglio scuro, posta sull’altare.
Lungo la costa piccole spiagge e insenature si alternano a imponenti e spettacolari scogliere, mentre l’interno, prevalentemente collinoso, è ricchissimo di vegetazione. Scenari naturali come Capo Sandalo, nella punta più occidentale dell’isola, Punta Spalmatore e Punta delle Colonne offrono uno spettacolo unico.
Il thopet a Sant’Antioco.
Le colonne emergenti dal mare a Punta delle Colonne.
Al Museo Civico si possono vedere i locali per la lavorazione e la conservazione del tonno e la ricostruzione fedele del sistema di reti che formano la tonnara.
La statua della Madonna,trovata,  secondo la leggenda, da un abitante di Carloforte su una spiaggia della Tunisia.
I falchi della regina, così chiamati in onore di Eleonora d’Arborea, nidificano in quest’isola.