Le residenze dei Signori

All’epoca delle Signorie, ai palazzi pubblici comunali si sostituirono raffinate residenze signorili, arredate con preziosi arazzi alle pareti, finemente tessuti a mano con filo di seta, tappeti, dipinti. Le residenze dei Signori diventarono vere e proprie “corti”. L’itinerario che ti proponiamo, da Gubbio ti guiderà a Foligno e a Città di Castello, dove potrai ammirare le ricche testimonianze dell’epoca in cui le città erano governate rispettivamente dai Trinci e dai Vitelli.

Foligno e i Trinci

Da Gubbio attraverso la statale 219, raggiungi Gualdo Tadino, dove imbocchi la statale 3; oltre Nocera Umbra, raggiungi Foligno, una bella cittadina situata in pianura, nella Valle del Topino. In epoca medievale la città fu un importante Comune, ma visse il periodo di maggior splendore artistico e culturale durante la Signoria dei Trinci, che dominavano una vasta parte della regione e governarono Foligno dal 1310 fino al 1439, quando la città fu occupata dall’esercito pontificio di Papa Eugenio IV. È nella centrale Piazza della Repubblica (Piazza Grande, in epoca comunale) che potrai ammirare i tre grandi palazzi comunali del XIII secolo: del Podestà, dei Priori e del Capitano del Popolo. Nel secolo successivo, la famiglia Trinci acquistò da un ricco mercante le case e le torri che si affacciavano sul lato settentrionale della Piazza; con una radicale ristrutturazione, le trasformarono nel ricercato palazzo di famiglia, con un bellissimo cortile interno dominato da un imponente scalone. Palazzo Trinci è considerato il “fiore all’occhiello” di Foligno; al suo interno ospita una serie di incantevoli affreschi di Gentile da Fabriano (1370-1427), famoso per le sue prestigiose opere in stile tardo-gotico. Palazzo Trinci è sede del Museo della città che comprende una sezione archeologica e una pittorica. Nelle sale sono conservati interessanti reperti provenienti da scavi nel territorio risalenti all’epoca degli antichi Umbri e a quella della dominazione romana. Una ricca sezione espone invece reperti provenienti da collezioni private, tra cui la prestigiosa collezione della famiglia Trinci. Le sale della Pinacoteca, istituita nel 1870, ospitano opere che documentano la storia della pittura umbra e folignate fra i secoli XIV e XVI. Dal 2001 il Palazzo è anche sede del Museo multimediale dei Tornei, delle Giostre e dei Giochi. Sorto con l’obiettivo di conservare e valorizzare il patrimonio storico e culturale di Foligno e dei dintorni, il Museo realizza un originale “incontro” tra storia, arte e… moderne tecnologie. È diviso in tre sezioni: giostre, tornei, giochi. Nelle sale espositive, accanto a documenti e reperti antichi come costumi, stemmi, armi, ornamenti, moderne attrezzature informatiche permettono di tuffarsi nell’atmosfera suggestiva del Medioevo, quando i cavalieri si esercitavano e divertivano con tornei e giostre, che permettevano di sviluppare abilità, destrezza e audacia, ma erano anche occasione di festa e di divertimento per gli invitati allo spettacolo.
Scorcio di Palazzo Trinci a Foligno.
Su Piazza della Repubblica si affaccia il Duomo di Foligno.

Città di Castello e i Vitelli

Da Foligno raggiungi Spello e da lì, lungo la statale 75, arrivi a Perugia; qui prendi la statale 3 bis, oltrepassi Umbertide e giungi così a Città di Castello, una graziosa cittadina adagiata tra i verdi colli dell’alta Valtiberina, di cui è considerata “capitale”. Nel 1422 la città fu conquistata da Braccio da Montone; ma dalla seconda metà del Quattrocento divenne Signoria della famiglia Vitelli, raffinati e colti Signori, che la governarono per tutto il Cinquecento. Ne rinnovarono l’urbanistica e la struttura del borgo medievale, arricchendola di eleganti palazzi, chiese e monumenti, simbolo ancora oggi della raffinata architettura umbra dell’epoca. Il governo dei Vitelli rese Città di Castello il centro artistico più vivace e creativo dell’Umbria. Grandi amici della prestigiosa famiglia dei Medici di Firenze, i Vitelli chiamarono alla loro corte famosi architetti fiorentini come Giorgio Vasari e Antonio Sangallo per costruire i loro raffinati ed eleganti palazzi residenziali, tutti splendidamente decorati, uno per ciascuno dei quattro membri della famiglia: il più antico in Piazza Matteotti, Palazzo Sant’Egidio nell’omonimo quartiere, Palazzo alla Cannoniera nel quartiere San Domenico e l’ultimo nel rione San Giacomo. Dei quattro il più prestigioso è il Palazzo Vitelli alla Cannoniera, così chiamato perché sorto nel XVI secolo sul sito di un’antica fabbrica di cannoni. Verso il giardino presenta un’artistica facciata con decorazioni a graffiti, eleganti finestre ornate da sottili lesene e un importante portone d’ingresso ad arco. È sede della Pinacoteca Comunale, la più importante dell’Umbria, dopo la Galleria Nazionale di Perugia, dove potrai ammirare opere di grandi artisti rinascimentali. Il Palazzo Vitelli a Porta Sant’Egidio è un grandioso edificio cinquecentesco con una lunga facciata su cui si aprono tre serie di eleganti finestre e due portali a bugnato. L’interno presenta una loggia centrale, sale finemente decorate con affreschi, splendidi soffitti a cassettoni con decorazioni su tavole di legno. L’edificio si affaccia a un vasto giardino aperto al pubblico, in fondo al quale sorge la Palazzina Vitelli, un’armoniosa palazzina con un’ampia loggia sormontata da volte sapientemente decorate con fiori, frutta, animali, paesaggi, festoni.
Panorama di Città di Castello.
Città di Castello.
Nella Pinacoteca di Città di Castello è esposto il Gonfalone della Santissima Trinità di Raffaello, realizzato per i Vitelli quando l’artista era ancora giovane.
L’ingresso di Palazzo Vitelli a Porta Sant’Egidio.