Le “Viles” della Val Badia
Gli edifici sorgono intorno alla piazza centrale del villaggio in cui si trovano la fontana, l’abbeveratoio e il forno del pane. Le probabili ragioni per cui si è sviluppato questo modello di insediamento sono soprattutto la vita in comune, il bisogno di protezione e un attento uso dello scarso terreno coltivabile.
Molte attività sono svolte in comune dagli abitanti, in particolare la costruzione di nuove abitazioni, la manutenzione dei sentieri e la pulizia del fondo dei torrenti. La “vila”, infatti, non è solo un insieme di abitazioni, ma una comunità basata sulla solidarietà. I villaggi sono composti da poche famiglie che sfruttano con il lavoro comune le risorse della montagna, in particolare i boschi e i pascoli. La famiglia vive nella “ciasa”, l’abitazione vera e propria, in cui gli alloggi sono situati al piano superiore, mentre quello inferiore, scavato nel fianco della montagna, ospita la cantina, il magazzino e un laboratorio. A fianco si trova la “majun”, ossia il fienile dove al pianterreno troviamo la stalla e, sopra, il fienile vero e proprio chiamato “tablé”, circondato da un ballatoio-essiccatoio.