Lerici e Portovenere

Sulle sponde del Golfo dei Poeti (che si estende da Portovenere fino a Bocca di Magra, includendo La Spezia) due borghi marinari posti l’uno di fronte all’altro sembrano controllarne l’accesso: a Est Lerici, a Ovest Portovenere.

Lerici

Elegante cittadina turistica, sempre molto affollata, in cui le tracce dell’antico borgo marinaro si confondono con le nuove costruzioni. Non sfugge al visitatore, però, il grandioso castello che domina l’abitato e il golfo dall’alto di un promontorio roccioso con la sua possente torre pentagonale, uno dei più begli esempi di architettura militare della Liguria. Interessanti sono, anche, la parrocchiale di San Francesco costruita nel Seicento e il trecentesco Oratorio di San Rocco, affiancato da un robusto campanile che termina con una curiosa “punta” ottagonale.
Per gli amanti del mare ci sono tante piccole insenature lungo la costa verso Fiascherino e Tellaro, dove l’acqua è limpida e i fondali ricchi di vegetazione.
A Maralunga è stato realizzato un piccolo parco archeologico subacqueo per osservare i resti di una nave da carico romana che giace sul fondo del mare. Dal porticciolo di Lerici prendi il battello che ti porta dall’altra parte del golfo, a Portovenere, e ti sembrerà di approdare in un mondo completamente diverso.

Il Castello di Lerici, ampiamente ristrutturato, ospita un moderno museo sui dinosauri, con riproduzioni robotizzate dei più famosi esemplari.
Fiascherino è una delle località dove la costa offre piccole spiagge sul fondo di insenature rocciose.
L’abitato moderno di Lerici; sullo sfondo, il castello e il porto.
Una serra nell’area di Sanremo.
Una piantina di basilico.

Portovenere

Sorge su uno sperone roccioso scavato dalle onde. I Genovesi se ne impadronirono nel XII secolo e vi costruirono la fortezza e le massicce mura per proteggerla da terra. Le case allineate sul mare appaiono come una schiera compatta di torri colorate, alte cinque o sei piani, con rare aperture strette, chiamate capitoli, da cui partono ripidissime scalinate coperte che portano verso l’interno.
Nel borgo si può entrare anche da terra, attraverso una porta “monumentale” aperta nelle mura e difesa da una torre da cui parte la via principale che risale fino alla Chiesa di San Pietro posta sull’estremità del promontorio, dove secondo la tradizione sorgeva il tempio di Venere che diede il nome all’insediamento.
La chiesa, con le caratteristiche righe bianche e nere, è circondata da una loggia da cui si gode una bellissima vista sul mare. All’inizio della salita che conduce a San Pietro una scalinata scende verso il mare e porta alla Grotta Arpaia, amata da Lord Byron. Al centro del borgo trovi la Chiesa di San Lorenzo del XII secolo, dove è conservata la leggendaria Madonna Bianca portata dal mare fino al promontorio nel 1204 e diventata la protettrice del borgo.

Una veduta di Portovenere.
La fortezza costruita dai Genovesi.
La facciata della Chiesa di San Pietro a Portovenere.