Lo straordinario mondo dell’artigianato

Questo itinerario ti guiderà fra città e paesi dell’Umbria alla scoperta dell’artigianato artistico che ancora oggi mantiene vivi ambienti e metodi di lavoro che hanno radici antichissime e fanno parte della cultura, dell’arte, dell’animo della gente d’Umbria, un patrimonio di straordinario valore, una vera e propria ricchezza da mantenere e valorizzare.
Particolare di un cancello in ferro battuto. La lavorazione del ferro battuto è diffusa in Umbria fin dal Medioevo.
Esposizione di ceramiche in una bottega artigianale a Gubbio.
Tovaglie e asciugamani ricamati. I più antichi esemplari della tessitura a mano umbra risalgono al XII secolo.

Ceramiche d’arte

Per entrare nel cuore della lavorazione della caramica non puoi perderti una visita a Deruta. Lungo l’antica Via Ti be – rina, a partire dagli anni cinquanta del No ve – cento si è sviluppata la parte nuova della città; qui i numerosi laboratori, le botteghe, le sale di esposizione, le piccole fabbriche danno vita a una specie di “museo vivente”, dove potrai ammirare ceramiche d’arte e assistere “dal vivo” alle fasi di lavorazione.

Nella parte antica della città ci sono le chiese, i palazzi, il Museo della ceramica a testimoniare lo stretto rapporto che da sempre lega la città alle sue ceramiche. Deruta, insieme a Gualdo Tadino, Orvieto e Gubbio, fa parte dell’Associazione Italiana Città della Ceramica, nata nel 1999 con lo scopo di creare una rete di città italiane ove è presente un’antica e significativa produzione di ceramiche.

A pochi chilometri da Deruta, in località Casalina, potrai visitare il Santuario della Madonna dei Bagni, una piccola chiesa costruita nel Seicento per soddisfare un voto. Da allora numerose persone hanno fatto dei voti alla Madonna dei Bagni, e hanno dimostrato la loro riconoscenza per le grazie ricevute deponendo mattonelle in maiolica di Deruta che pian piano hanno ricoperto tutte le pareti del Santuario.

Anche a Gualdo Tadino, ai confini tra Umbria e Marche, presso la Rocca Flea potrai visitare il Museo Civico con importanti opere di pittori umbri e ceramiche dell’Ottocento e del Novecento. Nelle numerose botteghe e laboratori artigianali, invece, potrai ammirare la lavorazione di elaborati manufatti in ceramica artistica, oltre quelli di uso comune e d’arredamento. Gli artigiani gualdesi utilizzano ricercate tecniche che si rifanno alla tradizione rinascimentale.

Lungo i “fili” della memoria

Se ami i lavori raffinati, nei numerosi laboratori artigianali di Perugia troverai splendide tovaglie prevalentemente in lino, dai colori naturali con ricami di uccelli come gufi o aquile o con il grifo, simbolo della città. I preziosi ricami sono fatti a mano con fili di cotone o lana, di colore turchino, marrone o rosso. Troverai anche splendidi arazzi: “a fiamma”, dalle tipiche sfumature di colori dallo scuro al chiaro, e “a occhio di pernice”, con motivi geometrici che creano un effetto a rilievo.

A Panicale,nella chiesa cinquecentesca di Sant’Agostino, ha sede il Museo del Tulle, dove potrai invece ammirare il ricamo a mano su tulle, un tessuto sottile e trasparente simile alla seta. Sono autentici capolavori per la varietà dei punti usati e la creatività dei disegni realizzati su tovaglie, tende, fazzoletti, veli da sposa…

A Città di Castello il laboratorio “Tela umbra a mano” prosegue un’antica attività nella produzione di tessuti a mano finemente lavorati nei classici decori umbri. A Palazzo Tommasini, sede storica del Laboratorio, è stata allestita la Collezione Tessile che documenta la storia della tessitura e dei manufatti umbri: merletti, pizzi, tappeti, arazzi e la storia degli strumenti per la filatura e la tessitura.

Ex voto del Santuario della Madonna dei Bagni.
Credenza umbra in noce del XVI secolo. Centro della tradizione dell’artigianato e del restauro del legno è Città di Castello.
Esposizione di ceramiche in una bottega artigianale a Gubbio.
Ceramiche di Deruta dalle originali decorazioni.
Cuscini col caratteristico ricamo su tulle.
Una sala della collezione tessile di ”Tela Umbra” dove sono esposti strumenti tradizionali e campioni della produzione.

L’artigianato del legno e dei metalli

Fin dal XV secolo abilissimi artigiani del legno diedero vita a opere di rara perfezione come dimostrano gli splendidi decori lignei conservati in alcuni palazzi rinascimentali, per esempio Palazzo Trinci a Foligno.
E a proposito di “arte del legno”, a Gubbio ha sede la Scuola per Maestri Liutai-Ar chet tai fondata più di 25 anni fa, dove gli allievi, provenienti da tutta Italia e dall’estero, imparano l’arte di costruire prestigiosi strumenti musicali quali viole, violoncelli, violini.

Concludiamo il nostro percorso “artigianale” con qualche nota sulla lavorazione del ferro battuto e del rame. A Todi l’artigianato è molto vivo; ancora oggi potrai trovare numerosi artigiani del legno, ma anche del ferro e del rame che nei loro laboratori mantengono alto il valore della loro “arte” e fanno capo a una delle ultime Università dei Mestieri in Umbria.
A Montone, la patria del noto capitano di ventura Fortebracci, puoi scoprire l’antica arte del fabbro, che qui viene ancora praticata in alcune botteghe e che, nell’ultimo fine settimana di maggio, torna a vivere grazie alla “Rassegna dei Mastri Fabbri Forgiatori” che si tiene nelle vie del borgo e che permette di vedere in azione questi abili artigiani alle prese con la forgiatura di opere in ferro battuto.
Nella zona di Magione, un piccolo borgo arroccato sopra un colle con una spettacolare vista sul Lago Trasimeno, lavorano ancora numerosi maestri ramaioli, specializzati nella lavorazione degli oggetti di rame martellati, incisi o lavorati con la tecnica “a sbalzo” (per creare forme in rilievo, mediante “spinte” impresse sia sul lato anteriore sia su quello posteriore della lastra di metallo).

Un artigiano del ferro battuto a Città di Castello.
Il laboratorio di un liutaio e un liuto a 11 corde.