L'”oro morbido” di Sardegna
Nelle tue escursioni alla scoperta della Sardegna avrai modo di renderti conto che una delle caratteristiche più singolari del territorio sardo sono le foreste di Quercus Suber (quercia da sughero o sughera), che cresce in tutti i climi, dal livello del mare sino agli 850-900 metri. La sughera realizza il suo miglior sviluppo sulle dure rocce granitiche dove difficilmente altre piante possono attecchire, come dimostrano le rigogliose sugherete (foreste di sughere) sugli altipiani di Alà e Buddusò. Il sughero è una sostanza “di protezione” che forma lo strato superficiale del tronco della quercia. La produzione, la lavorazione, il commercio del sughero grezzo o lavorato interessano varie zone dell’isola, ma la maggior parte delle attività si svolge in Gallura. Nel territorio di Tempio Pausania, di Calangianus e di Luras si lavora quasi tutto il sughero prodotto in Sardegna, in grandi strutture industriali o in piccoli laboratori artigianali. Grazie alla leggerezza, alla resistenza e alla durata nel tempo, il sughero trova impiego in diversi settori: produzione di tappi, prodotti isolanti dal calore e dal suono, rivestimenti e tappezzerie, calzature… Inoltre il sughero è un prodotto essenziale nella creazione di oggetti artistici dell’artigianato tradizionale sardo.
La sughera è una pianta sempreverde; può raggiungere i 20 metri d’altezza e una circonferenza di circa 3; può vivere fino a 300 anni.
Tappi di sughero.
Pezzi di sughero.