Massa-Carrara: le montagne di marmo
A Massa non dovrai perdere la visita della Rocca medievale, del Palazzo dei Malaspina (XV-XVI secolo), di Palazzo Ducale (XVIXVII secolo) e del Duomo, originario del Trecento, che custodisce all’interno otto altari straordinariamente ricchi di marmi a più colori; nei sotterranei si trovano la Cappella dei Cybo-Malaspina e i sepolcri con le loro urne.
A Carrara potrai ammirare l’antico Castello Malaspina (XI secolo) trasformato in residenza signorile e affiancato dal Palazzo del Principe (XVI secolo); dal 1805 è sede dell’Accademia di Belle Arti. D’obbligo è una visita al Duomo, interamente in marmo (realizzato tra l’XI e il XIV secolo). La facciata, in stile romanico, è arricchita da pregevoli elementi gotici nella parte superiore (il loggiato e il rosone). L’interno custodisce stupende opere marmoree come l’altare maggiore del Quattrocento e il pulpito a più colori del Cinquecento.
La facciata di Palazzo Malaspina a Massa.
Da Carrara l’itinerario ti porta sino al monte più “ricco” di marmo delle Apuane, il Monte Sangro. Superate le località di Codena e di Bedizzano, le strade si inerpicano lungo i tratti biancheggianti dei “ravaneti “, i caratteristici accumuli di detriti di marmo prodotti dalle cave.Le cave più spettacolari del Sangro sono quelle di Colonnata, dei Fantiscritti e di Ravaccione, attive da almeno duemila anni.
Nel passato l’attività estrattiva del marmo era pesante e pericolosa; gli enormi massi venivano staccati con il piccone o con l’impiego di mine, i cui scoppi rimbombavano fragorosamente nell’aria. Oggi si utilizzano potenti perforatrici e robusti fili d’acciaio, azionati da strumentazioni elettroniche.
I pezzi di marmo vengono poi caricati da ro buste gru su grandi camion e trasportati nelle segherie per essere divisi in lastre, da lavorare nelle numerose botteghe artigianali della zona o da inviare in ogni parte del mondo.
Per avviare i giovani alla lavorazione artigianale del marmo, a Carrara è stata istituita una “Scuola del Marmo”, recentemente affiancata dall’Accademia di Belle Arti per la formazione artistica.