Messina, quattro passi “nel” fiume
Ti è mai capitato di passeggiare tranquillamente sulle rive di un fiume… circondato da alte rocce nere di lava? Questa è l’esperienza che puoi sperimentare visitando la gola del fiume Alcantara, che nasce dai Monti Nebrodi e scorre al confine tra la provincia di Messina e quella di Catania. Per migliaia di anni le sue acque si sono insinuate all’interno di una colata di lava solidificata e l’hanno scavata, creando lungo il suo corso due alte pareti di roccia: la gola. La gola dell’Alcantara si trova in contrada Larderia nel comune di Motta Calastra e la puoi visitare solo da maggio a settembre, quando l’acqua è abbastanza bassa. Prima di scendere nella gola, ti conviene affittare un paio di stivaloni di gomma, che ti serviranno per la passeggiata nel fiume. Per scendere fino al letto del fiume c’è una lunga scala; il percorso si inoltra tra cespugli di fichi d’India e arbusti profumati di macchia mediterranea e di euforbia, una pianta tipica della zona. In fondo alla gola puoi raggiungere una suggestiva cascata. Tutt’attorno vedrai ergersi pareti alte fino a 70 metri, composte da una tipica roccia nera, detta “basalto”, che si è formata dalla lava solidificata. Ti sembrerà incredibile come l’acqua abbia trasformato le rocce! Le pareti hanno mille forme: sembrano canne d’organo, ventagli, cataste di legna, cascate pietrificate… un paesaggio da fiaba!
Le rocce laviche modellate dalle acque del fiume Alcantara.
Il fiore dell’euforbia.
Le suggestive pareti di basalto della gola.