Modena: sulle tracce dei Duchi d’Este

Modena è una città particolare: è celebre nel mondo per il “mito” delle automobili Ferrari, è apprezzata per le straordinarie tradizioni gastronomiche, è conosciuta per i monumenti che testimoniano la grandezza del governo degli Este ed è ammirata per la prestigiosa Accademia Militare.
L’Accademia, istituita nel 1859, dal 1947 ha sede nel Palazzo Ducale; è una scuola per chi intende intraprendere la carriera militare e possono accedervi, attraverso un concorso, sia maschi sia femmine di età compresa tra i 17 e i 22 anni.
La tua visita alla città ha inizio dal suo “cuore”: Piazza Grande, dominata dalla Cattedrale, il più bell’esempio di architettura romanica in Emilia-Romagna.
Alle spalle della Cattedrale si staglia la torre campanaria, detta Ghirlandina per le balaustre che, come una corona decorativa (ghirlanda), ornano la cuspide, cioè la parte superiore dell’edificio, di forma triangolare. La chiesa è decorata da una vera fioritura di figure scolpite.
Gli stipiti (parti laterali dell’apertura della porta) del portale maggiore, scolpito dall’artista Wiligelmo, sono un capolavoro dell’arte romanica. Altre sculture pregevoli, fra cui otto metope (sculture decorative a rilievo) con figure fantastiche e mostruose, sono ospitate nel Museo Lapidario del Duomo, accanto alla Cattedrale.
Una metopa conservata nel Museo Lapidario del Duomo.
La solida facciata romanica della Cattedrale è arricchita dal rosone in stile gotico.
Veduta di Piazza Grande.
Panoramica di Piazza Grande.
Da Piazza Grande imbocca Via Emilia in direzione Largo Aldo Moro fino alla Chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel Cinquecento e profondamente modificata nel Settecento; custodisce all’interno, sopra il portale principale, un prestigioso organo.
Più avanti, sul lato opposto, ecco la seicentesca Chiesa di Sant’Agostino, progettata per il funerale di Francesco I d’Este come una scenografia teatrale, ricca di decorazioni che celebrano la figura del duca. L’interno fu impreziosito da ricche decorazioni e da un pregevole soffitto sul quale più artisti dipinsero ritratti di nobili e santi.
Proseguendo sulla Via Emilia, raggiungi il Palazzo dei Musei, un vecchio deposito militare di armi, ora sede di varie collezioni d’arte. Al primo piano, la Biblioteca Estense custodisce un’immensa raccolta di volumi e manoscritti, fra i quali la preziosissima Bibbia di Borso d’Este: 1200 pagine, un grande capolavoro del Rinascimento. All’ultimo piano ha sede la Galleria Estense, una delle più importanti collezioni artistiche d’Italia, con dipinti e sculture di grandi artisti (Tintoretto, Veronese, Correggio). Particolarmente note sono due prestigiose opere del Seicento che raffigurano Francesco I d’Este: il busto in marmo (dello scultore Gian Lorenzo Berni ni) e il ritratto (del pittore spagnolo Diego Velázquez).
La Chiesa di San Giovanni Battista. Al suo interno conserva un prezioso gruppo scultoreo quattrocentesco in terracotta: la Deposizione dalla Croce (a destra).
Particolare della facciata della Chiesa di Sant’Agostino.
La Bibbia di Borso d’Este è un trionfo di decorazioni con bordi dipinti e immagini miniate, cioè dipinte in piccola dimensione, con lo scopo di impreziosire i testi.
Spesso veniva miniata anche la lettera iniziale di una pagina o di un capitolo.