Lasciare la città di Isernia e dirigersi verso Sud-Ovest lungo la strada statale permette di conoscere varie località comprese nella fertile piana del fiume Volturno. È questo l’itinerario che ti suggeriamo. Attraversa piantagioni di olivi e raggiungi Venafro; qui puoi ammirare i resti di mura romane e di un anfiteatro. Torna indietro in direzione Isernia, ma devia verso San Vincenzo al Volturno dove, non lontano dalle sorgenti del fiume, è situata l’Abbazia che porta lo stesso nome. Questo maestoso complesso, che comprendeva ben nove chiese, fu fondato fra il 703 e il 705 da tre monaci benedettini: Tato, Taso e Paldo. Purtroppo l’Abbazia fu distrutta due volte dai Saraceni e nel 1349 da un terremoto, quindi non puoi vedere l’originale. Fra il 1953 e il 1964 furono ricostruite solo una chiesa e un convento.
A testimoniare l’antico splendore resta però una serie di archi e la Cripta della Chiesa di San Lorenzo, in cui sono visibili artistici affreschi del IX secolo, anche se rovinati dal tempo. L’opera di scavo sta portando alla luce altri preziosi elementi dell’antica Abbazia. Ora ti consigliamo una sosta a Cerro al Volturno che si trova a pochi chilometri verso Nord-Est. Guarda il borgo addossato a una rupe calcarea e, in alto, un castello quattrocentesco.
I resti di una Torre Romana.
Panorama di Venafro.
L’Abbazia benedettina di San Vincenzo al Volturno.
Particolare degli affreschi nella Chiesa di San Lorenzo.