Non solo agricoltura

Allevamento, sfruttamento dei boschi, coltivazione dell’olivo, della vite e del grano erano nel passato le attività più diffuse sia in Basilicata sia in Calabria. Nella seconda metà del Novecento si è verificato un grande cambiamento: l’agricoltura si è modernizzata, si sono sviluppati poli industriali e, soprattutto, è cresciuto prima sulla costa, ma poi anche verso la montagna, il turismo, che può contare su un immenso patrimonio naturalistico e culturale. Un itinerario che percorre la costa tirrenica e ionica e risale poi verso l’interno della Basilicata ti permetterà di scoprire gli aspetti più interessanti di questo cambiamento. Partendo dalla splendida Maratea, una delle perle del turismo marittimo lucano, e dirigendoti verso Sud incontri altre località altrettanto famose per la bellezza del mare e l’accoglienza dei villaggi turistici: Praia a mare, Scalea e tutte le località della Costa dei cedri. Nell’entroterra, insieme a quelle dell’olivo e della vite, si sviluppa una delle produzioni tipiche della Calabria: quella dei cedri, considerati i migliori del Mediterraneo. Più a Sud la grande piana di Lamezia è specializzata nella coltura delle fragole, delle barbabietole e di altri prodotti, mentre nella piana di Gioia Tauro a fianco dei tradizionali uliveti, che da lontano ti appaiono come grandi boschi argentati, ci sono estesi frutteti e serre che producono ortaggi per quasi tutto l’anno.
Uliveti lungo la costa tirrenica.
Coltivazioni di bergamotto.
Coltivazioni di mandarini.
Coltivazioni nella piana di Metaponto.
Coltivazioni nella Valle dell’Agri.
Se volgi lo sguardo verso il mare potrai vedere le grandi navi portacontainer che si dirigono verso il porto di Gioia Tauro, uno dei più importanti punti di approdo del Sud per le navi commerciali. Il porto infatti è un nodo cruciale per lo sbarco delle merci di ogni tipo, trasportate in container, il cui contenuto viene poi trasferito in tutta Italia tramite trasporto ferroviario o navale. Le serre, gli agrumeti e i piccoli vigneti aggrappati ai fianchi della montagna continuano ininterrotti fin oltre la punta estrema della Calabria, nella terra del bergamotto e dei gelsomini. Tra villaggi turistici e rovine delle antiche città risali ora verso Nord e, già all’altezza di Crotone, il tuo sguardo è attratto da una novità: in mezzo al mare si levano le alte torri metalliche delle piattaforme di ricerca petrolifera: i giacimenti di idrocarburi (petrolio e gas) attivi nella valle dell’Agri e nel Materano convivono con le moderne colture in serra e i vasti campi di grano della piana tra Metaponto e Matera. Ancora più a Nord, a Melfi, troverai il grande complesso della Fiat, che con il porto di Gioia Tauro è il segno più evidente del cambiamento produttivo in atto in queste regioni.
Un settore del porto di Gioia Tauro.
La costa nei pressi di Reggio.
La costa di Tropea.
Un reparto dello stabilimento della Fiat a Melfi.