Oristano: la città sorta da antiche pietre

Il percorso alla scoperta di Oristano parte dall’antica Porta Manna (grande), in Piazza Roma. Chiamata anche Torre di San Cristoforo o Torre di Mariano perché fatta erigere nel 1291 dal giudice di Arborea Mariano II, è in pietra arenaria.
Dalla piazza imbocchi Via Parpaglia, dove sorge la cinquecentesca Casa di Eleonora d’Arborea e l’ottocentesco Palazzo Parpaglia, sede dell’Antiquarium Arborense, il museo della città.
Prendi sulla sinistra Via Santa Chiara dove hanno sede la Chiesa di Santa Chiara e il Convento delle Clarisse del XIV secolo. La facciata della chiesa, in pietra arenaria, è decorata unicamente da un rosone centrale e da due finestre cieche laterali.
All’incrocio con Via Garibaldi, procedi a sinistra di nuovo verso Porta Manna, segui quindi Corso Umberto I (detto Via Dritta) fino a Piazza Eleonora d’Arborea, il centro simbolico della città dove sorge il monumento in marmo di Eleonora d’Arborea del XIX secolo. Sulla piazza si affacciano il Palazzo Carta, il Palazzo Mameli e il Palazzo Comunale, edificato su un antico convento, che racchiude la Chiesa di San Vincenzo, a pianta ottagonale.
La Torre di San Cristoforo.
Percorri ora Via Vittorio Emanuele fino alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, nel centro storico. La Cattedrale, ricostruita in stile romanico nel XII secolo su un insediamento di epoca bizantina, è frutto di un successivo rifacimento settecentesco in stile barocco, come dimostrano il locale delle campane (cella campanaria) e la cupola del campanile, dai colori smaglianti dell’arcobaleno. Il resto dell’alto campanile a base ottagonale, separato dalla chiesa, è invece del Seicento. Nel piazzale antistante la Cattedrale (il sagrato) si conservano la scalinata d’accesso al Duomo originario e alcune tombe bizantine del VI secolo.
La facciata della Chiesa di San Francesco.
Piazza Eleonora d’Arborea.
Il monumento ad Eleonora d’Arborea nella omonima piazza.
Cattedrale di Santa Maria Assunta.
All’interno della Cattedrale si trova la statua dell’Annunciata, in legno a più colori, opera trecentesca dello scultore Nino Pisano.