Orvieto, la città sulla rupe

Questo itinerario ti guiderà a conoscere Orvieto, una città antichissima, abbarbicata a un’enorme rupe di tufo rossastro che si eleva a picco sulla verde conca del fiume Paglia, come una magnifica “isola” fortificata. Nell’antichità, quando il mare ricopriva tutta la zona, la mastodontica piattaforma di tufo era davvero un’isola, formatasi dopo ripetute eruzioni vulcaniche. Il tuo itinerario pedonale inizia alla Stazione Ferroviaria, davanti alla quale parte la funicolare che ti porterà a Piazzale Cahen. Qui ti colpirà la possente Rocca circondata dal bel Giardino Comunale. Fatta erigere nel XIV secolo dal cardinale Albornoz, venne ricostruita alla metà del XV secolo per ordine di Papa Niccolò V, che vi aggiunse il poderoso torrione. Di fianco alla Rocca potrai visitare il Pozzo di San Patrizio, una curiosa struttura cilindrica profonda 62 metri e larga 13, fatta edificare tra il 1528 e il 1537 da Papa Clemente VII per il rifornimento di acqua alla Rocca.
A Orvieto, da qualunque parte arrivi, in lontananza ti risulterà difficile distinguere la roccia naturale dalle mura costruite dall’uomo.
La parte interna del Pozzo di San Patrizio è costituita da due scale a chiocciola di 248 gradini ciascuna leggermente rischiarate da 72 finestrelle laterali.
Attraverso Via Roma, Via Arnolfo di Cambio e Via della Pace raggiungi ora Piazza del Popolo, uno dei tre “centri” della storia medievale della città, il luogo destinato al mercato e alle riunioni dei cittadini. Nella piazza domina il Palazzo del Popolo, eretto nel 1281 in stile romanico-gotico, come residenza del Capitano del popolo, a capo del Comune. Il grandioso edificio in tufo e basalto (entrambe rocce di tipo vulcanico) presenta un’imponente facciata con ampie arcate chiuse, una grandiosa scala esterna ed eleganti finestre trifore, collegate fra loro da raffinate cornici decorate. Attraverso Via della Costituente raggiungi Corso Cavour, la via principale della città. All’incrocio con Via del Duomo sorge la Torre civica detta del Moro, alta 42 m, con una campana decorata con i simboli delle antiche corporazioni o Arti dei lavoratori; lungo il Corso avrai modo di vedere il Palazzo dei Sette del Duecento. Proseguendo per Corso Cavour arrivi in Piazza della Repubblica, da sempre centro politico della città, e dove nel Medioevo si riunivano i cittadini per prendere decisioni sul governo della città o ascoltare i discorsi delle autorità civili. Sulla Piazza potrai ammirare il duecentesco Palazzo del Comune, completamente rinnovato nel Cinquecento. Dal 1990 il Palazzo è sede di importanti eventi e manifestazioni culturali. Da Piazza della Repubblica, imbocca Via Garibaldi, Via degli Alberici e quindi Via Scalza; svolta a destra in Via Maitani dove sorge la bella Chiesa di San Francesco del XIII secolo che, della costruzione originaria, conserva la facciata a capanna e i tre portali ad arco a sesto acuto.
Proseguendo sulla stessa via, raggiungi Piazza del Duomo. Sul lato sinistro ha sede il Museo Claudio Faina, edificato tra il 1846 e il 1866 per volere del conte omonimo. Al suo interno potrai ammirare una ricca collezione di vasi greci ed etruschi provenienti da scavi nel territorio circostante, urne cinerarie, preziosi oggetti in bronzo e capolavori dell’oreficeria antica. Al primo piano è allestita la Mostra permanente “Gli ori dei Faina”, che comprende 3000 monete antiche e gioielli databili dal VI secolo a.C. all’epoca romana.
Sulla facciata del Palazzo del Comune sono di grande effetto le numerose arcate che sorreggono l’ampio terrazzo.
Ai piedi della Torre del Moro sorge il Palazzo dei Sette, oggi sede di mostre ed esposizioni.
La facciata del Palazzo del Popolo, ornata da eleganti trifore.
Di fronte al Museo potrai godere della stupenda visione del Duomo, un gioiello gotico. Dedicato a Santa Maria Assunta, è detto “il giglio d’oro delle cattedrali”, per il suo splendore. La costruzione, iniziata nel 1290 per volere di Papa Niccolò IV e portata a termine quattro secoli più tardi, è una delle più grandiose opere dell’architettura medievale. L’imponente facciata è scandita da tre grandi “sezioni” dalla caratteristica forma triangolare che slanciano l’edificio verso l’alto, creando uno straordinario effetto di eleganza. I ricchi mosaici, che rappresentano temi legati alla vita della Madonna, seguono i profili delle decorazioni valorizzando la straordinaria struttura architettonica, che culmina con una corona di guglie. I tre portali sono collegati da 4 pilastri su cui dominano le grandiose statue dei quattro evangelisti. I pilastri sono ornati di delicatissimi bassorilievi, che rappresentano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, come la Creazione o il Giudizio Universale. Nella parte superiore della facciata ammira lo stupendo rosone a doppio giro di colonnine dello scultore Andrea Orcagna. Il maestoso interno presenta tre navate sostenute da grandi pilastri decorati che terminano con ricchi capitelli. Nel braccio sinistro del transetto si trova la Cappella del corporale, che custodisce il contenitore del corporale (il reliquiario contenente il panno quadrato che il celebrante stende sull’altare per posarvi l’ostia e il calice, durante la celebrazione della Messa), un vero capolavoro dell’oreficeria italiana. Nel braccio destro del transetto è posta invece la Cappella di San Brizio, una delle più alte testimonianze della pittura italiana del Rinascimento. Gli affreschi, che rappresentano affollate scene del Giudizio Universale, sono in parte attribuiti al Beato Angelico e in parte realizzati da Luca Signorelli.
La splendida facciata del Duomo di Orvieto sembra un polittico ricco di preziose decorazioni.
Le alte e luminose navate del Duomo di Orvieto.
La scena della Resurrezione della carne di Luca Signorelli, nella quale le figure umane esprimono grande drammaticità.
Particolare della Resurrezione della carne.