Padova: il Santo e Giotto
Oltrepassa il ponte sul canale, prosegui il cammino lasciando alla tua destra la Biblioteca Civica e giungi alla Piazza del Santo, in cui è posta una splendida statua equestre in bronzo, il Monumento al Gattamelata, capolavoro quattrocentesco di Donatello.
Veduta aerea di Prato della Valle.
La pianta più antica dell’Orto botanico è una palma nana di San Pietro. Ha più di quattro secoli: fu piantata nel 1585!
Eretto nel XIII secolo, il santuario presenta, nella sua complessa struttura, una fusione di stili: dal romanico della facciata al gotico delle navate interne, alle cupole bizantine.
L’interno, suddiviso in tre navate, comprende opere di notevole valore artistico: gli affreschi trecenteschi di Altichiero nella Cappella di San Felice, i bronzi quattrocenteschi di Donatello, che ornano l’altare maggiore, con accanto il monumentale candelabro del VI secolo, nella cappella contenente l’Arca del Santo.
Uscito dalla Chiesa percorri Via del Santo; all’incrocio con la Via San Francesco gira a sinistra e raggiungi Piazza delle Erbe, in passato come oggi sede del mercato della verdura.
Sei nel cuore medievale della città: davanti a te si erge il Palazzo della Ragione, costruito agli inizi del Duecento come sede degli amministratori della giustizia del Libero Comune.
Da Piazza delle Erbe raggiungi Via Roma e gira a sinistra, prosegui poi lungo Corso Garibaldi fino ai Giardini del l’Arena, dove sorge la Cappella degli Scrovegni, costruita fra 1303 e il 1305. Il suo interno ospita il più importante ciclo di affreschi di Giotto, dedicato alle Storie della Vergine e di Cristo.