Palermo, l’Isola delle Femmine

Per immergersi completamente nella bellezza della natura e del mare di Sicilia, partendo da Palermo, si può raggiungere la zona costiera occidentale, che va da Capo Gallo all’Isola delle Femmine. Questo tratto di costa e il mare circostante fanno parte di un’Area Naturale Marina protetta, dove vivono indisturbate molte specie di pesci e uccelli. La rupe di Capo Gallo prende il nome dalle coturnici, uccelli chiamati gaddi, galli, nel dialetto del luogo. Vivono tra le rocce, sono grigi, con il collo nero, il becco e le zampe rosse e in realtà assomigliano un po’ a piccoli galli. Seguendo la strada litoranea che porta al Golfo di Carini, sosta a Sferracavallo, un paesino sul mare a soli 8 chilometri a Ovest di Palermo, dove il panorama è davvero incantevole.
Davanti al golfo si estende una baia di coralli, nei cui fondali si possono ammirare spigole, orate, saraghi e persino aragoste. All’estremità di Sferracavallo si trova l’Isola delle Femmine. Ora l’isola non è più abitata… da persone, per lo meno!
I suoi più famosi abitanti, infatti, sono i gabbiani reali, che vengono qui a nidificare a primavera, per poi dirigersi verso le coste dell’Africa. Inoltre, in questa piccola oasi del mare crescono più di 140 specie di fiori e piante, tra cui i fiori di Nigella, la pianta cespugliosa del giunco, i fiori a forma di stella della romulea e gli iris.
La Cala di Sferracavallo.
Secondo la leggenda sull’Isola delle Femmine vivevano donne bellissime che soccorrevano i marinai in difficoltà.
Fiori di Nigella.