Passariano: la dimora dell’ultimo doge
L’edificio principale è fiancheggiato da due barchesse perpendicolari, decorate in sommità da statue; di fronte, un porticato a semicerchio (esedra) continua naturalmente gli edifici di servizio, dando vita a un’imponente recinzione, che abbraccia un vasto spiazzo erboso. Nei pressi dell’ingresso alla villa ti consigliamo di visitare la Cappella di Sant’Andrea, a pianta ottagonale, impreziosita da marmi a più colori e stucchi.
Il complesso di Villa Manin, completamente restaurato, è oggi Centro d’Arte contemporanea e sede di una prestigiosa scuola di restauro di opere d’arte.
Prosegui la visita nella barchessa di sinistra, dove si trovano le stanze in cui soggiornò Napoleone.
Alle spalle del complesso di Villa Manin si estende un magnifico parco, adagiato ai piedi delle montagne della Carnia. Realizzato nel 1714 su modello dei giardini francesi, è disposto su dolci pendii, privo di innalzamenti a terrazzo, caratterizzato da ampissimi viali e grandi canali d’acqua.
Distese di prato verde si alternano a gruppi di maestosi alberi, originari di varie parti del mondo; collinette e laghetti artificiali sono ornati da sculture e fontane, i viali sono impreziositi da gruppi di statue e grandi vasi ornamentali in pietra.
Le specie vegetali ospitate sono di grande pregio, ricchezza e varietà. Nell’area del parco sono collocate originali creazioni di artisti contemporanei, a volte seminascoste, che invitano a giocare con lo sguardo, con il corpo, con la fantasia: uno scivolo erboso, un labirinto, una casetta di fiaba… che coinvolgono il visitatore in un rapporto personale con il verde, la natura e l’arte.