Perugia: I “tesori” dei musei

APerugia avrai la possibilità di visitare musei ricchi di opere d’arte, di reperti archeologici, di strumenti tecnologici modernissimi… che potrai scegliere in base ai tuoi gusti o anche ai punti della città dove ti trovi in visita. Il Museo Capitolare, istituito nel 1923, si trova nell’area del chiostro della Cattedrale di San Lorenzo. Conserva opere d’arte e arredi liturgici provenienti da diverse chiese del territorio (e da donazioni private) e conserva dipinti del Trecento e del Quattrocento che testimoniano la ricca produzione artistica della città; di particolare interesse un polittico di Meo di Guido da Siena (XIV secolo), una Pietà di Bartolomeo Caporali (XV secolo), la pala con la Madonna in trono di Luca Signorelli (XV secolo). La Pinacoteca della Galleria Nazionale dell’Umbria è ospitata al terzo piano del Palazzo dei Priori e rappresenta la più completa raccolta di dipinti di artisti umbri del periodo compreso fra il Duecento e l’Ottocento. Di grande valore sono le cinque sculture del Duecento di Arnolfo di Cambio e le opere pittoriche di artisti del Rinascimento italiano come il Perugino, Piero della Francesca, Fra’ Giovanni da Fiesole detto “Beato Angelico”, Bernardino di Betto detto “Pinturicchio”.

Il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria ha sede nel chiostro e nell’ex convento della Chiesa di San Domenico, in Piazza Giordano Bruno. È diviso in due sezioni. La sezione preistorica è organizzata per località di provenienza dei reperti e in ordine cronologico a partire dal Paleolitico. Nel salone dei Bronzi, potrai visionare materiali dell’età del Bronzo e del Ferro provenienti dal l’Umbria, dalle Marche, dall’Abruzzo e da Cetona, in provincia di Siena. Nella sezione etrusco-romana potrai vedere la ricostruzione della tomba dei Cai Cutu che conteneva ben 50 urne funerarie (III-I secolo a.C.). Rinvenuta nel 1983 a Monteluce, la tomba conteneva il corpo di un uomo con un ricco “corredo” funerario costituito da scudo, spada, elmo e kottabos, un gioco molto amato dagli Etruschi. All’esterno della sala VII merita particolare attenzione il cippo di Perugia: un blocco di marmo che riporta un’iscrizione in lingua etrusca del III-II secolo a.C., uno dei più lunghi testi etruschi giunti fino a noi. Se sei amante della scienza e della tecnologia di certo non ti puoi perdere, in Via del Melo, un vero e proprio “centro della scienza”, il POST (Perugia Officina della Scienza e della Tecnologia). La sezione della fisica ti permetterà di scoprire l’universo dei colori, della luce, del suono, dell’aria… I laboratori di chimica ti daranno l’opportunità di fare esperienze con i cambiamenti della materia, le composizioni dei cibi… Ma potrai anche improvvisarti paleontologo a caccia di fossili, sperimentare gli strumenti degli astronomi e molte, molte altre avventure ancora.

Una delle opere esposte nella Galleria Nazionale: la pala di Santa Maria dei Fossi del Pinturicchio, allievo del Perugino.
Madonna col Bambino e Santi, polittico del Beato Angelico.
Il Chiostro di San Domenico.
Urna funeraria etrusca del II secolo a.C.
La “sala exhibit” del POST, dove sono esposte installazioni interattive per conoscere il suono, la luce, il colore.