Pompei, riemersa dalla cenere

Se si imbocca la statale 18 Tirrena inferiore si attraversano Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata e si raggiunge il complesso archeologico di Pompei. La città fu sepolta sotto tonnellate di cenere e lapilli durante una disastrosa eruzione del Vesuvio il 24 agosto del 79 d.C., in cui morirono circa 2000 abitanti.
Ricostruire a distanza di secoli la vita quotidiana, scoprire le antiche vie lastricate, i luoghi pubblici, le abitazioni comuni e quelle lussuose di una città non è stato facile.
È stato possibile solo con faticose e lunghe operazioni di “scavi” iniziati fin dal 1748 per volere di Carlo III di Borbone.
Oggi Pompei è una città moderna con un famoso santuario (meta di pellegrinaggi).
Vaso proveniente da Pompei conservato nel Museo Archeologico di Napoli.
Via dell’Abbondanza, strada in cui si trovavano numerose botteghe.
La Villa dei Misteri, ricca di decorazioni.
Calchi in gesso degli abitanti sorpresi dalla terribile eruzione.
L’area archeologica di Pompei.
Il Teatro Grande in cui si svolgono concerti, spettacoli teatrali e, in primavera, il “Festival del jazz”.
La zona archeologica di Pompei.
Statua di bronzo della Villa del Fauno.
Il Foro, la piazza principale dell’antica Pompei riportata alla luce.