Portonovo, la baia bianca

L’itinerario che ti suggeriamo ti farà conoscere uno spettacolare ambiente naturale tranquillo e quasi selvaggio.
Si parte da Ancona e si raggiunge in automobile, a pochi chilometri, la Baia di Portonovo. La sua spiaggia è formata da ciottoli bianchissimi ed è circondata da una costa alta e rocciosa. L’acqua del mare è limpida con un bel colore tra il turchese e il verde smeraldo. La vecchia Torre Clementina sembra fare da guardia a questa splendida località. Nella baia si trovano due laghetti di acqua salmastra che ospitano molte specie di uccelli.
La Baia di Portonovo, lungo il promontorio del Conero.
La graziosa Chiesa di Santa Maria di Portonovo dell’XI secolo, immersa nel verde e a strapiombo sul mare.

Verde, sull’acqua

Prosegui verso Sud. Ti troverai “immerso” nel Parco Regionale del Monte Conero, con la sua verde macchia mediterranea, la sua flora dagli incantevoli colori e i suoi deliziosi profumi. Qui vivono e nidificano numerosi uccelli fra cui il gheppio, il cormorano, il passero solitario e l’occhiocotto.
Il parco fu istituito nel 1987 e fu il primo della Regione Marche. Si trova a 572 metri a picco sul mare e comprende circa 30 chilometri di costa alta. Partendo dalla frazione di Poggio, a 186 metri sul livello del mare, è possibile seguire i sentieri segnalati e godersi una piacevole passeggiata a piedi, in bicicletta o a cavallo. Durante l’estate si svolgono rappresentazioni teatrali e concerti all’aperto in un originale scenario: una cavità naturale in prossimità di un bosco.
La Torre Clementina fu fatta costruire da Papa Clemente XI nel 1716 per difendere la costa dalle incursioni dei pirati.
Il mòsciolo di Portonovo è un mitilo (o cozza) non allevato, che si riproduce naturalmente sulle scogliere.
Una veduta del Parco Regionale del Monte Conero.
L’occhiocotto.

Tra scogli e insenature

Le meraviglie non sono finite. Da Poggio si riprende la strada in automobile verso Sud per raggiungere le due località più note della Riviera del Conero: Sirolo e Numana con i loro scogli, le insenature, le cavità e le spiagge ricche di fascino. Sirolo è un paese pittoresco a picco sul mare, con ville, giardini e oliveti. Domina il paesaggio l’alto campanile della Chiesa della Madonna del Rosario. Per raggiungere le sue incantevoli spiaggette si attraversa un bosco. Numana nell’antichità fu un importante porto fondato dai Piceni nell’VIII secolo. Oggi è un attrezzato porticciolo per le barche da turismo. Il centro storico è arroccato sulla collina, a strapiombo su alcune baie. Le spiagge più note di Numana sono Numana Lido e Numana Bassa, con moderni stabilimenti balneari molto frequentati dai villeggianti.
A forma di mezzaluna, la spiaggia di Urbani è la piccola Baia di Sirolo; è ai piedi di un’alta rupe che termina con una grotta.
Uno scorcio di Sirolo.
Il porto di Numana.

In fondo al mare

Tutta la Riviera del Conero è considerata un vero paradiso per i subacquei. I fondali, infatti, sono trasparenti e ricchi di specie marine. So no possibili piacevoli incontri con granchi, cavallucci marini, polpi ecc. In questo mare si riproducono innumerevoli spirografi dai colori incredibili. Sott’acqua vivono molte attinie, animali chiamati anche “anemoni di mare” per la loro somiglianza con i fiori che hanno lo stesso nome. Ma i “petali” delle attinie in realtà sono tentacoli urticanti che, se toccati, provocano bruciore come quelli delle meduse. Le tante secche che si trovano in prossimità della costa sono popolate da una grande varietà di pesci fra cui scorfani, cefali, mòrmore, saraghi e occhiate. Nelle acque del Conero non mancano neppure i relitti. In particolare sono stati scoperti quelli delle navi che trasportavano vino e olio da una sponda all’altra del l’Adriatico. Presso gli Scogli delle Due Sorelle, dove circa quarant’anni fa affondò la nave Potos, è ancora possibile vederne i resti a pochi metri di profondità.
Uno spettacolare spirografo.
Un esemplare di cavalluccio marino ripreso sott’acqua.
Un tordo, pesce dai bei colori.
Un granchio.