Potenza, la “Via sacra delle chiese”
La storia di Potenza è segnata da violenti terremoti che hanno cancellato in gran parte la città antica. C’è, però, un percorso che ti permetterà di scoprire quello che ne è rimasto.Viene chiamato “Via sacra delle chiese” e corre parallelo a Via Pretoria, lungo una strada stretta e tortuosa. Il tuo itinerario parte quindi dall’estremità occidentale di Via Pretoria, da cui ci si immette in Via Albini e poi in Via Rosica fino alla Chiesa di San Michele Arcangelo, quasi nascosta tra le vecchie case del borgo medievale. Sulla facciata in pietra, semplice e severa, spiccano il portale e gli archetti sotto i cornicioni, unico ornamento di questo edificio che risale all’XI secolo.
Attraversa ora Piazza Mario Pagano, elegante nella cornice dei suoi palazzi; nell’angolo a Nord-Est c’è la duecentesca Chiesa di San Francesco, costruita insieme al convento francescano a ridosso delle mura. La facciata in pietra, semplice come voleva la regola dei francescani, è ornata da uno stupendo portale che incornicia le ante di legno intagliato con motivi vegetali, angeli e demoni. Le ante risalgono alla fine del Quattrocento, come documenta una scritta incisa su un rotolo di carta nelle mani di un angelo. All’interno è conservato un dipinto del XIII secolo raffigurante la Madonna con Bambino, venerata in città come “Madonna del terremoto”.
La Chiesa di San Michele Arcangelo.
La Chiesa di San Francesco.
Portale in legno della Chiesa di San Francesco.
Dietro la chiesa, in una stretta via tra Palazzo Barili e il medievale Palazzo Jorio, si apre una delle tre porte medievali sopravvissute ai vari terremoti,Porta San Giovanni, unico accesso per i carri sul lato Nord della città, nell’epoca in cui non esistevano le automobili. La porta non fu rasa al suolo grazie allo spessore delle mura. Oltrepassata la porta, Via Due Torri ti conduce lungo il perimetro delle antiche mura a Porta San Gerardo, da cui arrivi in breve alla Piazza del Duomo.
Durante il restauro della porta sono venuti alla luce alcuni mosaici che documentano l’esistenza nell’area della piazza di una basilica paleocristiana (relativa cioè ai primi secoli del Cristianesimo) sopra i cui resti fu costruito il primo Duomo di Potenza.
L’edificio attuale risale al XIII secolo ed è stato ricostruito in gran parte dopo il rovinoso terremoto nel Settecento.
La facciata in pietra chiara è divisa in spazi geometrici che sottolineano lo slancio verso l’alto, come l’imponente campanile che affianca l’edificio. Del Novecento sono invece le porte scolpite nel bronzo con la storia della città e gli affreschi della cupola.
Veduta del centro di Potenza.
Il Duomo di Potenza.