Potenza, sulle tracce di un antico vulcano

Sei ormai giunto nel cuore del Vulture, la zona che prende il nome dall’antico vulcano, e una breve deviazione verso Monticchio ti porterà diritto nel suo cratere. Incastonati nel verde di una fitta foresta di faggi, sul fondo della conca ci sono due tondi specchi d’acqua: il più piccolo è alimentato da profonde sorgenti di acqua minerale, mentre il più grande è alimentato dal piccolo per “travaso” attraverso un ruscelletto che taglia in due la sottile striscia di terra che li separa.
A strapiombo sul lago piccolo si trova la bellissima Abbazia di San Michele, costruita a partire da una grotta naturale posta a metà della parete rocciosa. In questi boschi era solito cacciare con il falco Federico II di Svevia; qui “Crocco”, il brigante di Rionero, con la sua banda combatté nel 1800 una disperata battaglia contro i Piemontesi.
Oggi, intorno ai laghi, è stata costituita una Riserva Naturale, per conservare l’habitat unico di una rarissima falena (farfalla notturna), la bramea di Hartig, scoperta nel 1963, visibile solo in un brevissimo periodo tra aprile e maggio.
A Nord dei laghi, in un’area ricca di sorgenti di acqua minerale, si trova il piccolo borgo di Monticchio Bagni, cresciuto all’inizio del Novecento proprio per sfruttare la fertilità della terra vulcanica e le acque minerali che cominciarono a esser imbottigliate.
Ritornato sulla statale 93 raggiungi Rionero in Vulture, da dove potrai salire a Pizzuto San Michele, una delle cime del Vulture, a circa 1200 metri di altezza. L’escursione a piedi si svolge tra boschi di faggio dai colori straordinari, soprattutto durante l’autunno e la primavera e, una volta raggiunta la cima, potrai godere un panorama eccezionale che va dall’Appennino al Gargano, in territorio pugliese.
Il Lago piccolo di Monticchio e l’Abbazia di San Michele sullo sfondo.
L’Abbazia di San Michele.
Uno scorcio dei boschi del Vulture.