Recanati, città della poesia

Racchiusa tra le valli del fiume Musone e del Potenza, Recanati si raggiunge in automobile da Ancona in direzione Sud dopo aver superato Loreto. L’itinerario che ti proponiamo è ricco di fascino e di… poesia. In questa città, infatti, i luoghi, i monumenti, i palazzi e le strade ricordano Giacomo Leopardi, uno dei maggiori poeti italiani. Parti proprio da Piazza Leopardi, dominata dal Palazzo Comunale. Questo edificio ospita il Museo di Beniamino Gigli, grande tenore nato in questa città nel 1890. Davanti al Palazzo Comunale si trova la statua dedicata a Leopardi. Sulla sinistra ammira la Torre del Borgo, del XII secolo, alta 36 metri, unico resto dell’antico Palazzo Comunale demolito nel 1872.
Panorama di Recanati.
Porta Marina, il principale accesso alla città.
Piazza Leopardi con il Palazzo Comunale e il monumento eretto sulla stessa piazza in occasione del centenario della nascita del poeta.
Imbocca Via Cavour e poi Via Calcagni fino a raggiungere la Chiesa di Sant’Agostino e il suo convento, costruiti alla fine del XIII secolo. Il campanile è stato reso celebre da Leopardi che, nella poesia Il passero solitario, lo ha chiamato “la torre antica”. Prosegui per Via Roma e Via Antici fino ad arrivare in Piazza del Sabato del Villaggio, dedicata a una celebre poesia in cui Leopardi descrive la giornata di sabato nel suo borgo. Vi si affaccia la casa di Silvia, figlia del cocchiere di casa Leopardi, che morì giovane e alla quale il poeta ha dedicato i suoi versi. Nella piazza troverai il settecentesco Palazzo Leopardi, casa natale del poeta, tuttora abitato dai suoi discendenti. Al primo piano è possibile visitare la biblioteca che raccoglie oltre 25 000 volumi e le opere del poeta. In un edificio adiacente il palazzo si trova il Centro Studi Leopardiani, sorto nel 1937 per diffondere l’opera del poeta in Italia e nel mondo. È sede di una ricca biblioteca e di una sala espositiva con materiali di studio e di approfondimento delle opere leopardiane. Nella stessa piazza c’è la Chiesa di Santa Maria di Monte Morello, in cui Giacomo Leopardi fu battezzato. Ora segui le indicazioni che ti porteranno verso il Monte Tabor, il solitario colle che ispirò al poeta, allora ventunenne, la poesia L’infinito. Qui, su una parete, vedrai scolpito il primo verso di quella poesia in suo ricordo. Recanati non è solo la città di Leopardi. Il pittore veneziano Lorenzo Lotto soggiornò qui e molte sue opere sono conservate nel Museo di Villa Colloredo Mels, tra cui la celebre Annunciazione. Terminato il tuo percorso alla scoperta della città, a pochi chilometri puoi raggiungere Porto Recanati: un importante centro peschereccio e balneare, dove fare una bella passeggiata sul lungomare o goderti un bagno se la stagione lo permette.
Il convento di Sant’Agostino, adiacente alla chiesa, con la “torre antica” cantata da Leopardi.
La Piazza del Sabato del Villaggio con il Palazzo Leopardi a sinistra.
Lo splendido dipinto dell’Annunciazione, opera del 1528 del pittore veneziano Lorenzo Lotto, custodito nella Pinacoteca di Recanati.
Porto Recanati, centro balneare lungo la costa.