Rimini, la città “dimenticata”

“Dimenticata” è un aggettivo strano per una città frequentata e conosciuta come Rimini… eppure è così, dato che pochi si concedono il gusto di scoprirla come città d’arte e di storia. Vuoi provarci tu?
Inizia dal Ponte di Tiberio, un ponte romano così ben conservato da essere ancora destinato al traffico automobilistico, e raggiungi Corso di Augusto. Svolta in Via Farini e procedi fino al Museo della Città, che ospita, all’interno di un vecchio convento, importanti reperti, fra cui mosaici romani e opere pittoriche, soprattutto di artisti emiliani del XIV e XV secolo.
Imbocca quindi Via Tonini, prosegui lungo Via Tempio Malatestiano: arriverai così al Tempio Malatestiano, il monumento principale della città, alla cui realizzazione collaborarono alcuni tra i principali artisti del Rinascimento: l’architetto Leon Battista Alberti ideò il rivestimento in marmi e pietra; il pittore Piero della Francesca l’abbellì con l’affresco di Sigismondo Malatesta inginocchiato davanti a San Sigismondo; lo scultore Agostino di Duccio arricchì i pilastri di alcune cappelle con bassorilievi raffiguranti le arti, le scienze e scene di giochi infantili.
Dietro la chiesa, Via IV Novembre ti riporta su Corso di Augusto, al termine del quale si innalza l’Arco di Augusto del 27 d.C.
L’Arco di Augusto: Augusto fu il primo imperatore di Roma e Tiberio, suo successore, nel 27 d.C. fece edificare l’arco in sua memoria. La parte superiore del monumento assomiglia a quella di un castello… infatti è stata aggiunta in epoca medievale!
Due capolavori di arte pittorica nel Tempio Malatestiano: l’affresco con Sigismondo Malatesta inginocchiato davanti a San Sigismondo di Piero della Francesca (1410 o 1420-1492) e il Crocifisso di Giotto (1267-1337), realizzato su legno (a destra).