Sassari, la città di Capo di Sopra

Il primo nucleo abitativo di Sassari, un tempo delimitato da mura e porte del XII e XIV secolo, si concentra intorno a Corso Vittorio Emanuele II, che ripercorre il tracciato di un’antica strada medievale, la Platha de codinas. Il Corso unisce Piazza Castello (un tempo sede di un antico castello aragonese) a Piazza Sant’Antonio Abate, attraversando il centro storico. Delle antiche mura e porte che lo circondavano restano solo pochi resti in Corso Trinità, in Corso Vico, in Via Torre Tonda e in Via Arborea.
Diverse sono oggi le vie d’accesso al cuore antico della città; quella che ti proponiamo parte da Piazza Sant’Antonio Abate, alla sinistra della stazione ferroviaria.
Nella piazza sorge la Chiesa del Santo del XVIII secolo, con la facciata barocca. All’interno sono da vedere il ricco altare maggiore in legno intarsiato e dorato, opera del genovese Bartolomeo Augusto, e uno splendente retablo del Cinquecento attribuito al Maestro di Castelsardo.
Dalla piazza imbocca Corso Vittorio Emanuele II; a circa metà gira a destra in Via del Duomo che porta in Piazza del Duomo. Il Duomo di San Nicola sorge su un’antica pieve romanica del XII secolo, mentre la parte inferiore del campanile è del Duecento. La chiesa subì molte modifiche nel corso dei secoli; tra il XV e il XVI secolo, fu ingrandita e restaurata in stile gotico catalano. Tra il 1681 e il 1715 si realizzarono gli interventi che diedero al Duomo l’aspetto che conserva ancora oggi. Pregevoli sono i dipinti dell’interno. Il campanile fu ripreso nel 1756, con l’aggiunta della parte più alta, di forma ottagonale.
La facciata del Duomo di San Nicola.
Chiesa di Sant’Antonio Abate ed il retablo contenuto al suo interno..
Santa Maria in Betlem a Sassari.
Sulla destra del Duomo, imbocca ora Via Maddalena e quindi Viale Coppino fino alla Chiesa di Santa Maria di Betlem, in stile romanico. La zona inferiore della facciata è la parte più antica; mentre quella superiore, con il grande rosone centrale, è una ricostruzione del XV secolo.
Sempre lungo il Corso Vittorio Emanuele II, all’altezza della traversa per il Duomo, se imbocchi Via Rosello (l’antica via degli argentieri), ti inoltri nella zona di Monte Rosello che si collega al centro storico con il Ponte Littorio (oggi Ponte Rosello) del 1934.
All’altezza di Piazza Mercato, svolta a sinistra in Corso Trinità; nel Parco, sulla destra, si trova la Fonte Rosello, un elegante monumento in marmo a colori diversi, opera di artisti genovesi nei primi anni del Seicento, con forme architettoniche del tardo Rinascimento. A pianta rettangolare, la costruzione è formata da due parti sovrapposte, regolari, squadrate e arricchite da statue. Lungo Corso Vittorio Emanuele II, alla sinistra nell’area un tempo occupata dal municipio si trova il Teatro Civico, costruito nel 1826 su modello del Teatro Carignano di Torino. Al termine del corso si apre Piazza Castello, dove si erge la Chiesa  cinquecentesca della Madonna del Rosario che custodisce un ricco altare barocco.
La Fonte Rosello è considerata il simbolo di Sassari.