Sul Monte di Portofino
Le caratteristiche del suolo, l’area climatica, le valli hanno creato un ambiente naturale unico. Il versante meridionale del Monte, più accidentato per le rocce affioranti, è caratterizzato dalla macchia mediterranea; il versante settentrionale, più dolce e fresco, è ricoperto di castagneti e boschi.
Le rocce sedimentarie che formano il promontorio si chiamano “puddinga”, per indicare che sono composte in gran parte da ciottoli levigati e arrotondati.
Due bellissimi percorsi ti permettono di osservare la vegetazione del Monte.Il primo (percorso rosso) parte da Portofino Vetta, raggiunge Pietre Strette per scendere a San Fruttuoso. Nel tratto iniziale l’ampio sentiero attraversa un bosco di castagni e carpini; superata la strettoia tra i due blocchi di rocce che danno il nome alla località, la vegetazione cambia rapidamente e compaiono le piante tipiche della macchia mediterranea: lecci, corbezzoli, lentischi, pini e, nelle zone aperte, arbusti di ginestra ed erica. Dopo circa un’ora di cammino compaiono le terrazze coltivate che indicano la vicinanza dell’abitato di San Fruttuoso.
Il secondo (percorso blu) parte da San Fruttuoso e arriva a Portofino Mare correndo lungo la costa rocciosa. Nel primo tratto, che dall’Abbazia risale lungo un canalone ombreggiato fino a Base Zero a circa 200 metri di altezza, trovi lecci e pini, la vegetazione originaria della costa mediterranea non modificata da incendi o altri interventi umani. Il secondo tratto, di circa un’ora, si affaccia sul mare. Sulle rocce più basse, spruzzate dall’acqua salata, crescono poche piante resistenti come l’euforbia; molto più in alto compaiono i cespugli di mirto, cisto, salvia e ginepro.
Verso la fine del sentiero, nelle vicinanze di Portofino, la vegetazione è ricca di ginestre, eriche, euforbie e timo, dai profumi intensi: è la gariga, la forma più povera della macchia mediterranea che cresce sui terreni più aridi.